Arriva anche a Palermo e provincia il “Rimpiattino”, quello che nei paesi anglosassoni si chiama “Doggy bag”, un progetto contro lo spreco di Comieco e Fipe.
Il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica e la Federazione italiana pubblici esercizi hanno presentato nel capoluogo siciliano “Rimpiattino”, l’imballaggio per cibi che ha vinto il concorso riservato alla ristorazione italiana per sostituire appunto il termine “Doggy Bag”.
Si tratta della prima declinazione provinciale di un progetto nazionale.
“L’adozione di un modello di sviluppo e crescita sostenibile può diventare un’occasione di sviluppo per il mondo imprenditoriale”, spiega Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo.
Si parte da una trentina di adesioni “ma l’impegno è quello di allargare al massimo l’iniziativa – sottolinea Antonio Cottone, presidente di Fipe Palermo -, si istituzionalizza un modus operandi che già in tanti adottano”.
I “rimpiattini” sono realizzati in materiale compostabile, “sono anche oggetti ‘d’autore’ – evidenzia Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco -. Adottare questa buona pratica è un altro passo avanti nella crescita di comportamenti responsabili e sostenibili. Come la raccolta di carta e cartone che a Palermo sta crescendo sensibilmente, basti pensare che nel 2018 l’incremento è stato del 16% rispetto all’anno precedente”.
Il “rimpiattino” che verrà fornito dai ristoratori stessi, su richiesta del cliente, non avrà costi per il consumatore.