Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato con 26 voti favorevoli e 4 astenuti la nuova legge per contrastare il lavoro irregolare e lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura.
La situazione si è sbloccata alle 3,30 della notte tra giovedì e venerdì, dopo che per lunghe ore il centrodestra aveva portato avanti una dura opposizione, anche con una mole ingente di ordini del giorno che sono stati rinviati alla prossima seduta, prevista per il 10 settembre. Rinviato anche l’esame della proposta di legge regionale 113 (Compostaggio aerobico di rifiuti organici), presentata da Marco Cacciatore, del M5S.
La nuova legge approvata dal Consiglio prevede tra l’altro elenchi di prenotazione telematici per fare incontrare domanda e offerta di lavoro e gli indici di congruità, attraverso i quali si definisce il rapporto tra quantità e qualità dei beni e servizi offerti dai datori di lavoro e quantità delle ore lavorate.
Molti emendamenti hanno modificato l’articolo 5 della proposta, sui centri polifunzionali per prestare assistenza ai lavoratori, a cui l’opposizione di destra rimproverava il fatto di realizzare un duplicato dei centri per l’impiego. Vari gli emendamenti anche all’articolo 6, che istituisce un osservatorio regionale sul lavoro in agricoltura presso l’assessorato competente in materia di lavoro.
Previsti incentivi all’assunzione di soggetti che hanno denunciato una o più imprese per ricorso al lavoro irregolare e l’agevolazione del trasporto dei lavoratori da e per il luogo di lavoro.