La Guardia di finanza del Comando provinciale di Catania ha eseguito sei misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta su appalti nella sanità pubblica. Due degli indagati sono finiti agli arresti domiciliari mentre nei confronti di altri quattro sono stati disposti provvedimenti interdittivi.
Tutti devono rispondere, a vario titolo, dei reati di turbata libertà degli incanti, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, istigazione alla corruzione, concussione e riciclaggio. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale etneo.
Tra gli indagati finiti ai domiciliari c’è il primario di urologia dell’ospedale Policlinico ‘Vittorio Emanuele’ di Catania, il professore Giuseppe Morgia.
Con un contestuale provvedimento, il gip ha fissato gli interrogatori nei confronti di ulteriori 3 dirigenti medici, all’esito dei quali valuterà se applicare la misura interdittiva della sospensione dell’esercizio di pubblico servizio.
L’appalto oggetto dell’indagine è la gara del 17 luglio 2018 bandita dal Policlinico Universitario Vittorio Emanuele di Catania avente quale oggetto “l’approvvigionamento triennale, con opzione di rinnovo semestrale, di dispositivi medici per urologia occorrenti alle aziende sanitarie, ospedaliere e universitarie del Bacino della Sicilia Orientale, suddivisa in 209 lotti per complessivi 55.430.178 euro”.