Dodici luoghi simboli della città di Venezia: com’erano un secolo fa, o giù di lì, e come sono cambiati oggi, raffrontando le foto scattate da Giacomelli con quelle, realizzate con la stessa inquadratura, nel 2021: questo l’obiettivo della mostra “Ri-locazioni-Le trame volubili del paesaggio”, promossa dalla Vez, in simbiosi con l’Archivio fotografico digitale comunale, inaugurata oggi nella sede di villa Erizzo. Presenti, tra gli altri, l’assessore comunale alla Coesione sociale, Simone Venturini, la presidente della commissione consiliare Attività culturali, Giorgia Pea, il direttore della Direzione Sviluppo e Promozione della Città, Marco Mastroianni. “Con questa mostra – ha sottolineato Venturini – la biblioteca si conferma non solo mero servizio di consegna di libri o di lettura, ma luogo di cultura a 360 gradi: è un obiettivo che ci spiamo posti all’inizio del nostro mandato, e stiamo sempre più realizzando”.
La rassegna, come ha spiegato il suo curatore, Roberto Ranieri, spazia su tutto il territorio comunale, dal Centro storico a Mestre, a Marghera. Ogni luogo presenta tre diverse sequenze: la foto scattata nel secolo scorso, poi le trasformazioni avvenute, ed infine la foto di quest’anno. Un raffronto possibile grazie all’immenso patrimonio del fondo Giacomelli, comprendente circa 200.000 immagini, di cui circa un quinto sono state già catalogate. “E’ un viaggio – ha osservato Giorgia Pea – davvero interessante, che ci permette di comprendere l’evoluzione della città, le sue trasformazioni, e può aiutarci anche a capire che cosa fare in futuro per migliorarne ulteriormente la vivibilità”. La mostra rimane aperta alla Vez sino alla metà di marzo, con orario di apertura della biblioteca, per poi spostarsi alla Hugo Pratt del Lido, dove sarà visitabile dal 21 marzo al 14 aprile 2022.
(ITALPRESS).
Aperta alla Biblioteca Vez la mostra “Ri-locazioni”
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