UDINE (ITALPRESS) – “Il percorso di rinascita culturale che abbiamo immaginato non può prescindere dal contributo di tanti operatori privati del mondo della produzione creativa che guardano con lungimiranza al futuro. La Regione crede, infatti, che ad una doverosa iniziativa economica pubblica debba affiancarsi anche una iniziativa lodevole del mondo imprenditoriale. Per questo il bando che presentiamo oggi partirà con circa 2 milioni di euro di dotazione a cui intendiamo aggiungere ulteriori 2,5 milioni per stimolare la creatività in questo settore”. Così il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Cultura Mario Anzil ha presentato oggi a Udine gli obiettivi della linea di finanziamento per interventi a sostegno delle imprese culturali e creative a valere sul Programma Regionale (PR) FESR FVG 2021-2027.
“Abbiamo bisogno di immaginare una visione del futuro che sia in grado di interpretare la società contemporanea per comprendere il suo sviluppo negli anni – ha detto Anzil -. Questo processo, in ogni epoca, è stato caratterizzato da ingegno e estro creativo e da un confine labile tra artigiano e artista che mette a disposizione le proprie abilità intellettuali o manuali anche per trarne nuove opportunità occupazionali”. Secondo il vicegovernatore “l’open day di oggi è necessario anche a stimolare il confronto e l’unione di diverse sensibilità”.
Anzil ha voluto ringraziare “i funzionari dell’Amministrazione regionale che hanno elaborato il progetto e che hanno trovato anche nei fondi comunitari degli strumenti a sostegno del percorso di rinascita culturale in cui crede questa Regione”.
Il sistema delle industrie culturali e creative in senso stretto genera il 5,6% del Pil: (i dati pre Covid erano superiori al 6,1%).
Il sistema complessivo delle filiere culturali e creative crea il 15% del Pil, mentre il moltiplicatore culturale creativo è pari a 1,8, ovvero ogni euro prodotto da una delle attività di questo segmento, se ne attivano, mediamente, quasi altri due. La cultura è inoltre un volano turistico: più di un terzo (il 37,5%) della spesa turistica nazionale è infatti attivato proprio dalla cultura.
Per quanto riguarda il bando, possono beneficiare delle sovvenzioni le micro, piccole e medie imprese culturali e creative (ICC), che alla data della presentazione della domanda di sovvenzione sono regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese delle Camera di commercio e localizzate sul territorio regionale. Non possono beneficiare delle sovvenzioni associazioni, fondazioni, comitati; incubatori certificati; reti d’impresa; consorzi; liberi professionisti, anche in forma associata; lavoratori autonomi; lavoratori dipendenti e persone fisiche.
Sono ammissibili i progetti consistenti in un piano di investimenti produttivi avente ad oggetto l’acquisizione di beni o servizi funzionali allo sviluppo di un prodotto, processo, servizio innovativo e originale nei settori della cultura e creatività. Non sono ammissibili piani di investimenti produttivi avente ad oggetto l’acquisizione di beni o servizi correlati alla realizzazione di singoli eventi culturali, manifestazioni e spettacoli.
Tra le spese ammissibili, a titolo esemplificativo, rientrano: acquisto di arredi, macchinari, strumenti ed attrezzature, hardware; acquisizione di beni immateriali (diritti di licenza e software anche mediante abbonamento, brevetti, Know how);
acquisizione di servizi di consulenza qualificati; acquisizione di servizi di prestazioni e lavorazioni; formazione e aggiornamento del personale, nei limiti del 10% della spesa complessivamente ammessa.
La dotazione finanziaria del bando, come detto, è pari ad euro 1,91 milioni di euro. La spesa ammissibile per ciascun progetto deve essere pari o inferiore a 75mila euro (Iva esclusa, salvo nei casi e nella misura in cui non sia recuperabile dal beneficiario). L’intensità della sovvenzione è pari all’80 per cento della spesa ammissibile. Si stima che possano essere finanziati una trentina di progetti culturali.
Il bando è già stato aperto il 6 giugno 2023 e le domande possono essere presentate in forma telematica fino alle ore 16 del 20 luglio 2023.
– Foto Ufficio stampa Regione Friuli Venezia Giulia –
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