Antitrust, Rustichelli “Post pandemia apre nuova fase Ue”

“Il tradizionale appuntamento con la relazione dell’Autorità cade quest’anno in un momento cruciale per l’Unione Europea, all’indomani di una crisi pandemica che ha aperto una fase nuova nella vita delle istituzioni e dei cittadini europei”. Così Roberto Rustichelli, presidente dell’Antitrust, aprendo la presentazione della Relazione annuale 2020. Il primo tema trattato è stato il nodo della concorrenza fiscale sleale in UE. “Uno dei più gravi fattori di distorsione di quel level playing field, che è a fondamento di una competizione equa”. Ha detto precisando che “Sono 27 i miliardi realizzati nel 2018 in Italia dalle multinazionali e spostati nei paradisi fiscali europei; 40 quelli spostati dalla Francia; 71 i profitti sottratti alla tassazione in Germania. A beneficiarne quasi sempre sei Stati: Lussemburgo, Irlanda, Olanda, Belgio, Cipro e Malta, mentre l’Europa è la principale vittima dell’elusione delle grandi società, con oltre il 35% dei profitti spostati dal Vecchio Continente, a fronte di meno del 25% dagli Stati Uniti”. A tal proposito “l’introduzione di una global minimum tax pari ad almeno il 15% prevista dal G20 di Venezia rappresenta un passo avanti nel contrasto al comportamento delle multinazionali che oggi possono liberamente spostare i profitti nei paradisi fiscali ma non risolve fino in fondo il problema della concorrenza sleale all’interno dell’Unione Europea, né dal punto di vista etico, né dal punto di vista dell’enforcement”, ha continuato Rustichelli, auspicando “un più deciso impegno su tale fronte poiché lo sviluppo di un Paese membro non può essere perseguito attraverso forme aggressive di concorrenza fiscale in danno degli altri”. Per garantire un effettivo level playing field nel mercato unico ed evitare una grave penalizzazione del nostro Paese, Rustichelli ha ribadito “l’importanza di rimuovere i limiti oggi esistenti nel nostro ordinamento all’emissione di azioni a voto plurimo per le società quotate. Tali limiti costituiscono dei vincoli alla libera organizzazione dell’attività economica che possono spingere le imprese a non scegliere l’Italia come propria sede, ovvero a spostare quest’ultima in paesi in cui detti vincoli non sono previsti”. Dopo aver illustrato la necessità di rafforzare la competizione e l’equità nei mercati digitali, il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha posto l’accento sul fenomeno della corruzione che continua ad essere radicato e dunque da combattere con forza. Rispetto alla ricostruzione economica del Paese e lo snodo attuativo del Pnrr vi sono stati ristori a beneficio di oltre 580 mila consumatori, per un importo complessivo restituito superiore ai 34 milioni. “Dal 1° gennaio 2020 al 31 luglio 2021 l’Autorità ha comminato sanzioni complessive pari a 627 milioni, di cui 496 milioni in materia di tutela della concorrenza e 131 milioni in materia di tutela del consumatore”, ha continuato Rustichelli nella convinzione che l’applicazione del diritto della concorrenza possa contribuire a una più solida ripresa. Inoltre, “l’Autorità ha sensibilmente rafforzato il proprio impegno inaugurando filoni applicativi innovativi, al fine di contrastare tutte quelle condotte che hanno fatto leva sulle paure e sulle nuove esigenze di consumo, sorte per effetto della pandemia”.
(ITALPRESS).

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