ROMA (ITALPRESS) – “I Comuni sono sempre pronti a fare la propria parte e lo saranno anche questa volta. La situazione è in evoluzione visto che ci sono molti rapporti con i consorzi di filiera ma ora l’Accordo quadro Anci-Conai dovrà diventare un accordo di comparto: è una nuova sfida per i comuni perché poi saranno coinvolti anche diversi consorzi e le province. Siamo pronti a contribuire ma in modo ragionevole: i Comuni da sempre sono pragmatici, è importante capire che non si può differenziare e basta: bisogna anche riciclare o in questo le amministrazioni siamo già virtuosi e continueranno ad esserlo”. Lo ha detto Stefano Locatelli, vicepresidente Anci e componente del Comitato di coordinamento Anci-Conai, intervenendo alla presentazione dei principali dati del XIV Rapporto ANCI-CONAI 2024, moderata dalla vicesegretaria generale Anci Stefania Dota, alla presenza di Vannia Gava, viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
“Il 14° Rapporto ANCI-CONAI – ha detto Vannia Gava – conferma i progressi della raccolta differenziata e del riciclo, con un sistema sempre più efficiente e diffuso. Grazie alla collaborazione con ANCI e ai finanziamenti del PNRR, abbiamo rafforzato il supporto ai Comuni, colmando i divari territoriali e migliorando la gestione dei rifiuti urbani. L’Italia ha già superato i target europei per il riciclo, dimostrando l’efficacia del modello adottato. Ora lavoriamo per migliorare ulteriormente, potenziando il riciclo del PET, incentivando l’uso di materie prime seconde e promuovendo soluzioni innovative e sostenibili. A tal fine, abbiamo previsto il rinnovo e l’estensione del credito d’imposta per le imprese che acquistano prodotti realizzati con materiali riciclati, con un intervento da 20 milioni di euro sui fondi FSC”, ha concluso la viceministro.
Per il delegato Anci a Riciclo e recupero rifiuti, valorizzazione materiali imballaggio e sindaco Cagliari Massimo Zedda, “il rinnovo dell’accordo Quadro è di fondamentale importanza in relazione alle tematiche ambientali di riuso e riciclo dei materiali”. A suo parere, “andranno previste in sede tecnica modalità e definizione delle premialità sia per le caratteristiche relative ai piccoli Comuni sia per le difficoltà delle grandi realtà urbane”.
Ignazio Capuano, presidente Conai, ha ricordato: “Da più di ventisei anni il mondo delle imprese e quello delle pubbliche amministrazioni lavorano attraverso l’Accordo Quadro e gli strumenti tecnici previsti, con l’obiettivo di aumentare sempre più intercettazione e riciclo dei materiali di imballaggio presenti nelle raccolte urbane. Dal 1999 al 2023, oltre 75 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio, grazie alla raccolta differenziata promossa dai Comuni, hanno trovato la via del riciclo e del recupero grazie al sistema rappresentato da Conai e dai Consorzi di Filiera. Tenendo sempre presente che la tutela ambientale deve essere l’unico, vero obiettivo comune da raggiungere attraverso un confronto costruttivo e orientato a soluzioni concrete, in cui pubblico e privato collaborino per un’economia circolare sempre più efficiente ed equa”.
“All’interno di un sistema Anci-Conai che conferma ancora una volta la sua validità, Roma è fortemente impegnata a migliorare la gestione dei rifiuti, grazie alla crescita del ruolo della sua Azienda AMA, i nuovi impianti e alla collaborazione sempre più stretta con i Consorzi di filiera”, ha sottolineato Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale. “Per il futuro, sono certa che il sistema Anci-Conai saprà raccogliere le ulteriori sfide che arrivano dall’Europa sulla prevenzione della produzione dei rifiuti e sulla raccolta differenziata di nuovi materiali, per aiutare a garantire la salute dei cittadini e la difesa dell’ambiente dall’inquinamento”.
Il XIV Rapporto evidenzia come nel 2023 in Italia è stata raggiunta una percentuale complessiva di raccolta differenziata pari al 66,6%: +5% rispetto al 2019 e +1,5% sul 2022, segno di un deciso miglioramento sia dei modelli organizzativi delle raccolte differenziate sia della capacità di intercettazione dei rifiuti urbani. Veneto, Emilia-Romagna e Sardegna si confermano le Regioni più virtuose, rispettivamente con il 76,6%, 77,1% e 76,3%. Ancora in ritardo la Liguria al Nord e il Lazio al Centro; nel Mezzogiorno, invece, Abruzzo e Basilicata sono prossimi al traguardo del 65% di Raccolta differenziata.
La produzione media di rifiuti urbani totali è stata pari a 496 kg/abitante. “È evidente come sussistano ancora differenze fra il Nord del Paese e il Mezzogiorno – ha spiegato il vicedirettore generale Conai Fabio Costarella – anche se, soprattutto negli ultimi anni alcune realtà del Centro-Sud hanno fatto grandi passi avanti, con risultati migliori di quelli di alcune città delle Regioni settentrionali. Ma ci sono ancora tante opportunità da sfruttare, soprattutto guardando ad alcuni settori industriali che si sono sviluppati in alcune aree del Paese: non dimentichiamo infatti che il modello italiano di economia circolare si fonda su un forte senso di responsabilità condivisa, e solo attraverso un’azione sinergica tra imprese, amministrazioni e cittadini possiamo garantire un modello di gestione dei rifiuti davvero efficace e sostenibile”.
Si è registrato un calo delle quantità complessive conferite ai Consorzi di filiera, a fronte di un aumento dei corrispettivi erogati, sia in riferimento al 2022 sia considerando l’ultimo quinquennio. La quantità totale di materiali conferiti ai Consorzi dai Consorzi di filiera Conai, invece, è stata pari a poco meno di 5,5 milioni di tonnellate (quasi 100 mila tonnellate in meno rispetto al 2022). I corrispettivi totali riconosciuti ai Convenzionati hanno un andamento crescente nel quinquennio 2019-2023, arrivando a 693 milioni di euro del 2023. Per effetto dell’attività di revisione degli Allegati Tecnici per quasi tutti i Consorzi negli ultimi cinque anni si registra una crescita del valore dei corrispettivi erogati.
-Foto ufficio stampa Anci-
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