Anbi Piemonte, agricoltura e cambiamenti climatici “Puntare su invasi”

TORINO (ITALPRESS) – “Assicurare acqua all’agricoltura è fondamentale per garantire cibo ai cittadini. Per questa ragione dobbiamo puntare sugli invasi”. E’ questo il monito lanciato da Vittorio Viora, presidente di Anbi Piemonte (l’Associazione nazionale consorzi gestione e tutela del territorio e acque irrigue), intervenuto durante l’appuntamento “Il cambiamento climatico e il futuro dell’agricoltura italiana: il ruolo dei consorzi bonifica” organizzato nella sede del Grattacielo Piemonte, a Torino. Attualmente il sistema irriguo piemontese conta su oltre 20 mila km di canali che forniscono acqua a 500 mila ettari di terreni coltivati. Negli ultimi cinque anni sono stati investiti 500 milioni di euro in nuove infrastrutture e manutenzioni straordinarie. Un quadro che però non basta a rispondere adeguatamente ai cambiamenti climatici, che mettono in difficoltà il settore agricolo. “Oggi il comparto è in crisi – spiega Viora – Delle risorse legate alla pioggia, in Italia ne stocchiamo una minima percentuale che arriva al massimo al 4-5%, mentre paesi come la Spagna arrivano quasi al 30%. Per questa ragione, oltre a fare grandi bacini, dobbiamo cominciare anche dai bacini medi e piccoli per lo stoccaggio di una risorsa primaria come l’acqua”. Prendendo in considerazione altri numeri, negli ultimi anni l’Italia ha registrato perdite economiche di 26 miliardi di euro annui dovute a eventi climatici estremi. Il nostro paese presenta una delle capacità di invaso più basse d’Europa, con soli 33 m³/km² rispetto ai 106 m³/km² della Spagna. A questo si aggiunge una perdita idrica del 42,2% lungo le reti di distribuzione. “Abbiamo istituito una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio, presieduta da un Commissario straordinario che è incaricato di adottare interventi urgenti per affrontare la scarsità idrica – spiega il senatore Giorgio Bergesio, vicepresidente di Anbi Piemonte – Da questo provvedimento è nato il Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico (PNISSI). Il primo bando ha visto la presentazione di 562 richieste di finanziamento per un valore complessivo di oltre 13,5 miliardi di euro. 418 progetti sono stati giudicati positivamente, con un primo stralcio di finanziamenti di 900 milioni di euro nel 2024. Grazie alla recente Legge di Bilancio, ulteriori 750 milioni di euro sono stati stanziati e saranno disponibili nei prossimi anni”. Sul tema è intervenuto anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Bongioanni: “La riorganizzazione del sistema irriguo e dei consorzi del Piemonte è una riforma che dobbiamo intraprendere per consegnare all’agricoltura piemontese, e non solo, un modello che sia competitivo per i prossimi anni – ha detto – Il percorso deve fondarsi su tre pilastri: ottimizzazione, razionalizzazione, innovazione e digitalizzazione. L’obiettivo è riuscire a intercettare sempre maggiori risorse verso il Piemonte”.(ITALPRESS).

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