America Week – Episodio 6
NEW YORK (ITALPRESS) - Nel sesto episodio di “America Week”, il nuovo appuntamento dell'Italpress che ogni settimana da New York propone notizie e analisi dagli Stati Uniti, Stefano Vaccara evidenzia come, invece di rallentare, Donald Trump abbia messo la quarta nella settimana in cui con una valanga di decisioni politiche suscita entusiasmo ma anche roventi critiche. Tariffe commerciali, licenziamenti nelle agenzie federali, trattative di pace per l’Ucraina e en plein al Senato sulle nomine per il suo governo.
Parlando dell’Europa, Trump ha ripetuto che è tosta nell’imporre le sue tariffe e certe multe alle aziende americane - lanciando poi ulteriori accuse all’UE durante una successiva conferenza stampa con il presidente dell’India Narendra Modi, in cui Trump ha detto che gli europei “devono pagare di più perché gli Stati Uniti stanno aiutando l'Ucraina mentre l'Europa invece non ha fatto sentire il suo peso in termini di denaro”.
Prima, parlando di tariffe, Trump aveva rivelato ai giornalisti che avrebbe voluto i dazi reciproci per l’Italia, la Spagna, la Francia già nel suo primo mandato ma che la pandemia “per la quale molte persone stavano morendo in questi paesi” gli ha fatto cambiare idea, aggiungendo: “Ho un cuore io”.
La marcia in più della settimana di Trump ha avuto il clou con la telefonata con Vladimir Putin, definita dal presidente americano "lunga e altamente produttiva” durante la quale hanno concordato di avviare i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina. La pace si avvicina? I critici accusano Trump di aver già concesso tutto a Putin e l’ex consigliere della sicurezza nel primo mandato di Trump, John Bolton, ha detto che le proposte a Putin divulgate da Trump e il suo Segretario alla Difesa Pete Hegseth potevano essere state scritte dal Cremlino. Insomma una ricerca della pace che appare una politica di appeasment della Russia.
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