Il governo Musumeci continua a finanziare l’alta formazione. L’assessorato all’Istruzione ha, infatti, stanziato nove milioni di euro per sostenere la competitività dei giovani. In particolare, circa cinque milioni e mezzo di euro sono destinati, come già annunciato nei giorni scorsi, ai contratti di specializzazione di area medico-sanitaria e tre milioni e mezzo di euro ai dottorati di ricerca. Sono stati pubblicati i bandi con i quali gli Atenei siciliani potranno avanzare richiesta entro il 6 settembre 2019 al dipartimento regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale.
Per i dottorati di ricerca, si tratta di un finanziamento aggiuntivo e non sostitutivo delle borse già stanziate dalle università per l’anno accademico 2019/2020. A godere di questa ulteriore disponibilità saranno i laureati siciliani, di età non superiore ai 35 anni, utilmente classificati nelle graduatorie di ammissione ai corsi di dottorato di ricerca. A parità di punteggio, ottenuto come esito delle prove di selezione, la borsa di studio sarà assegnata al candidato con il reddito Isee più basso.
La fruizione delle borse regionali di dottorato comporterà anche l’obbligo di svolgere un periodo di ricerca all’estero, da tre a sei mesi, in coerenza con la tipologia scientifica del dottorato.
La dotazione finanziaria complessiva, messa a disposizione dalla Regione Siciliana, sarà ripartita agli atenei richiedenti sulla base della classe dimensionale di appartenenza, per garantire un’equa distribuzione delle risorse sul territorio. Il valore massimo di ogni borsa aggiuntiva, di durata triennale, varierà, per lo stesso periodo, da 58 mila euro a 61 mila euro.
Nello specifico, ogni ateneo otterrà un numero di borse proporzionale al numero di iscritti. Rimangono escluse dal finanziamento le università telematiche.
“Questo intervento – afferma il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci – si unisce a quelli fin qui portati avanti per migliorare la qualità e l’efficacia dell’alta formazione. Il mio governo punta convintamente sulla qualificazione dei giovani, affinché questi possano costruirsi un profilo professionale competitivo e rispondente ai fabbisogni del mercato del lavoro, ampliando così le loro opportunità occupazionali”.
“In particolare – aggiunge l’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla – con le borse di studio aggiuntive, intendiamo facilitare l’accesso dei laureati ai percorsi di dottorato e, di conseguenza, agevolare lo sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione. Particolare attenzione è poi rivolta all’alta formazione in ambito sanitario, perché per investire sull’eccellenza e sulla qualità dei servizi è necessario puntare sul ricambio generazionale. È infatti confermato il finanziamento di quarantasei contratti aggiuntivi di formazione medica specialistica, in linea con i fabbisogni del sistema sanitario regionale”.
La Regione siciliana provvede quindi ad ampliare le opportunità di accesso ai corsi di specializzazione dell’area medica per promuovere il rafforzamento dell’offerta di figure specialistiche in campo sanitario, con particolare riferimento agli ambiti caratterizzati da alto fabbisogno, in relazione alle esigenze di copertura degli organici ospedalieri, attualmente carenti.