Non esclude un ripensamento in futuro, anche perchè “sono ancora giovane, ho 37 anni, non 45, quest’anno sto disputando 27 gare e mi sento ancora forte”, ma Fernando Alonso ammette di sentirsi quasi sollevato dopo l’addio alla Formula Uno. Attualmente a Silverstone per prendere parte alla tappa del Mondiale Wec con la Toyota, il pilota spagnolo confessa che il circus “non è più quello che sognavo o che vivevo fino a qualche anno fa. Ho deciso di dire basta – racconta a ‘L’Equipe’ – perchè in pista non c’è più quasi nulla, si parla più di quello che succede fuori, dei messaggi radio, delle polemiche. È un brutto segno. Penso invece che altre discipline possano offrire più divertimento, più gioia, più felicità, è quello che cerco”.
Pronto a dividersi fra il Mondiale Endurance e una nuova esperienza alla 500 Miglia di Indianapolis, secondo Alonso “in passato era difficile prevedere cosa sarebbe successo a Spa o a Monza. Oggi possiamo scrivere in anticipo i nomi dei primi 15 con un margine di uno o due errori. È dura vedere come tutto sia diventato prevedibile. Quando facciamo i test invernali a Barcellona, già dopo il primo giorno sappiamo cosa succederà fino al Gran premio di Abu Dhabi di novembre. Io alla fine, dopo 18 anni in Formula Uno, ho realizzato più di quanto avessi sognato ma penso ai più giovani, che devono convincersi che nella prossima stagione avranno una macchina più competitiva o sperare di essere contattati da un’altra scuderia. È diventato difficile, se sei ambizioso, essere soddisfatti in F1”.
E ai media spagnoli ribadisce: “lasciare la Formula Uno mi rende felice anche per tutto quello che ho ottenuto, perchè anche se a un certo punto sembrava la normalità, per me è sempre stato eccezionale. Lottare per il titolo, essere riconosciuto in tutti i Paesi, l’ho vissuto per 15 anni della mia vita, non due o tre. E poter prendere io la decisione di non andare avanti e sapere che il 50-70% del paddock ti considera il pilota migliore, è una soddisfazione enorme”.
(ITALPRESS).