Al via dal prossimo 1 agosto il “Patto per il Lavoro” nel centro produttivo Almaviva Contact di Palermo, a seguito dell’esito positivo registrato dalla consultazione dei lavoratori. Lo rende noto la società, sottolineando che “il Patto dà sviluppo al quadro delle iniziative contenute nel recente accordo siglato da Azienda e Organizzazioni Sindacali, alla presenza degli Assessorati Regionali alle Attività Produttive, al Lavoro e alla Formazione e dell’Assessorato al Lavoro del Comune di Palermo”.
La consultazione referendaria dei lavoratori del call center di Almaviva Palermo si è conclusa “con una netta affermazione del Si”, hanno fatto sapere in una nota congiunta Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni.
“Il voto dei lavoratori – puntualizza la Società – costituisce l’affermazione di un impegno consapevole e condiviso, del valore di un confronto trasparente e costruttivo, di scelte coerenti indirizzate a sostenere l’efficienza, la qualità del lavoro e la capacità competitiva di una grande realtà occupazionale e produttiva profondamente radicata nel territorio siciliano. Una prospettiva di impegno importante che chiama la costante attenzione delle Istituzioni competenti a garanzia del pieno rispetto delle regole che presiedono al corretto funzionamento del settore italiano dei call center”.
I principali interventi del “Patto per il Lavoro” di Palermo, come si legge in una nota, prevedono: l’integrale e immediato ripristino di tutte le voci retributive; il consolidamento e la crescita delle attività; la riduzione programmata degli ammortizzatori sociali (peraltro, a breve termine non ulteriormente disponibili per legge); la realizzazione di un piano qualità per il rilancio dell’efficienza e l’incremento della produttività, con il coinvolgimento attivo e partecipato dei lavoratori ed un ruolo di riferimento delle rappresentanze sindacali; percorsi di formazione e riqualificazione professionale nell’ambito del processo di trasformazione digitale del territorio; strumenti per la gestione non traumatica degli esuberi, a valle del consolidamento del sito produttivo; l’avvio di un confronto per la definizione di una contrattazione di secondo livello.
“Prende avvio – conclude la Società – un articolato Piano di iniziative diretto al complessivo equilibrio del sito, strettamente connesso alla risoluzione di specifiche criticità commerciali ed alla contestuale, necessaria assunzione di responsabilità da parte della committenza”.