Dybala sì o Dybala no? Tiene banco la presenza della Joya nella gara tra la Juventus e il Sassuolo in programma domani alle 15 all’Allianz Stadium di Torino. “Sono molto contento di come è entrato a Parma nell’ultimo quarto d’ora, con un approccio completamente diverso – ha detto Allegri in conferenza dalla sala stampa dello Stadium – Poi deve fare come gli altri e si deve allenare e poi da qui al 30 dicembre iniziano tante partite e abbiamo due obiettivi: passare il turno in Champions e mantenere la testa in campionato. Ho una rosa importante e ogni tanto qualcuno dovrò lasciarlo fuori anche se come dico sempre le partite si giocano in 14 e quindi ci sarà spazio per tutti”. Il fatto che abbia Dybala abbia giocato meno non è da imputare a un solo fattore: “Ho fatto delle scelte tecniche e di formazione, e dopo la prima partita avevo deciso di giocare con altri giocatori – ha aggiunto il tecnico -. Le qualità di Paulo nessuno le mette in discussione. Deve ritrovare il posto da titolare e deve come tutti mettersi in discussione e lavorare. Si stanno mettendo addosso delle pressioni che non vanno bene perché se domani gioca e non fa bene lo massacrate e allora devo capire. Siete i primi che lo vogliono in campo e poi lo massacrate”.
Chi è invece certo del suo posto è ovviamente Cristiano Ronaldo, candidato al Fifa Best Player. A chi assegnerebbe il premio Allegri? “A Ronaldo per quello che ha fatto l’anno scorso, senza nulla togliere a Modric. Il premio lo meriterebbe assolutamente Ronaldo”. Domani “non mi aspetto né più né meno di quello che fatto nelle prime tre partite – ha aggiunto l’allenatore livornese -. Nelle prime non ha fatto gol però ha lavorato bene e credo domani si sbloccherà e farà gol”. Stando alla presenza del portoghese in campo, l’ipotesi di presenza di Dybala è per Allegri una questione tattica: “Credo che nel calcio ci voglia equilibrio, è solo questione di caratteristiche dei giocatori. Se giocano Dybala, Mandzukic e Ronaldo quando abbiamo palla è tutto semplice, quando non la abbiamo bisogna mettersi a disposizione – ha risposto -. L’importante è trovare equilibrio quando non abbiamo palla e poi in tre partite abbiamo già preso tre gol, molti tiri in porta e tante occasioni e questo non va bene. Su quello bisogna trovare una solidità diversa e mettersi tutti a disposizione”. Domani sarà testa a testa tra prima e seconda in classifica. Insieme a Juve e Fiorentina, il Sassuolo è l’unica altra squadra ancora imbattuta in A, merito anche del suo tecnico Roberto De Zerbi. “E’ uno dei giovani più bravi, l’ha dimostrato anche l’anno scorso. Sta facendo bene col Sassuolo dove ha giocatori di qualità superiore rispetto a quelli che aveva lo scorso anno. Domani è uno scontro diretto perché la classifica dice questo. Hanno dei giocatori bravi, ben miscelati e un allenatore che con del materiale buono si sta facendo valere”. Per la scelta dei titolari, “sicuramente chi ha giocato due partite in Nazionale difficilmente potrà giocare, ad eccezione di Matuidi”, ha detto il tecnico. In porta “domani gioca Szczesny però prossimamente quando giocheremo ogni tre giorni ci sarà spazio anche per Perin”.
Si guarda anche alla Champions: “Mandzukic scenderà in campo poi per Khedira e Chiellini dovrò decidere. Chiellini è quello più indiziato ad avere un turno di riposo”. Al posto del difensore livornese uno tra “Benatia e Rugani. Valuterò oggi”. A centrocampo, “domani potrebbe essere la prima partita da titolare di Emre Can – ha spiegato Allegri -. Pjanic difficilmente giocherà e devo valutare se giocherà Khedira o non giocherà”. Anche la presenza dell’ex campione del mondo va a inficiare sulla scelta del centrocampo titolare: “Se non gioca devo valutare se far giocare in mezzo lui o Bentancur”, ha spiegato Allegri che ha parlato anche delle difficoltà della Nazionale azzurra. “Mancini ha iniziato un lavoro, ci vogliono pazienza e fiducia e soprattutto ci vuole equilibrio. Bisogna rivedere quelle che sono state negli ultimi 20 anni le idee di calcio. Quello che c’è stato 40 anni fa nel calcio non è tutto da buttare e c’è bisogno che chi di dovere faccia un programma, non solo verso i giocatori ma anche verso gli educatori e gli insegnanti. Può darsi che ci sia una metodologia che vada rivista. Rendere le cose un pochino più semplici, rivedere con equilibrio le cose che si possono migliorare e guardare a 360°. E’ come se dall’università non escono laureati. Magari vuol dire che qualcuno non insegna”.
Domani ci sarà anche l’esordio della Juventus Under 23, prima ‘squadra B’ in Lega Pro: “Ho parlato con Zironelli, è una squadra con giovani tecnici che sicuramente troveranno difficoltà a giocare contro gente esperta ma questo servirà per la crescita perché all’interno del percorso di ogni ragazzo c’è anche questo e perché quando arrivano in prima squadra poi l’obiettivo è il risultato”. Infine una risposta ha chi ha inserito il ‘Sarrismo’ nel vocabolario. “L’Allegrismo? Non deve entrare nei vocabolari – ha detto l’allenatore -. La cosa che mi piacerebbe è che si facesse un passo indietro e si tornasse a vedere i ragazzi che giocano a calcio. Noi abbiamo un ragazzo, Fagioli, che è un 2001 e che è un piacere veder giocare. Sarebbe bello che si guardasse alle cose semplici del calcio. Lavorare più sui singoli giocatori. Un passaggio fatto bene vuol dire un’azione da gol. Su questi particolari si dovrebbe tornare a lavorare molto di più.