“Inizia la Nations League, una competizione importante, sicuramente meglio delle amichevoli, quindi è chiaro che il nostro obiettivo è giocarla bene, e cercare di vincere il gruppo”. E’ scattato quest’oggi a Coverciano il raduno azzurro della Nazionale che venerdì prossimo vedrà la rosa guidata da Roberto Mancini giocarsi i primi tre punti del proprio girone di qualificazione alla Uefa Nations League ed il ct azzurro si mostra dal centro tecnico federale molto carico. “Noi siamo l’Italia e dobbiamo giocare primo per farlo bene, e poi cercare di farlo anche velocemente – ha aggiunto Mancini – Sono molto fiducioso perché penso che qui ci siano giocatori bravi, che hanno qualità tecniche e fisiche per creare una bella squadra. Nel mondo ci sono pochi, forse non arrivano neanche a tre o quattro, giocatori che vincono le partite da soli ma sono fiducioso perché credo se riusciremo a mettere insieme una squadra velocemente, ed amalgamarla in fretta, ritengo che ciò possa essere una bella cosa per il nostro futuro. Mi incuriosisce adesso vedere il gruppo in due partite in cui contano i tre punti ed in sfide che saranno più solide rispetto a quelle di giugno scorso. Dobbiamo cercare di vincere e di imporre il nostro gioco”. Prima di iniziare a dirigere il primo allenamento a Coverciano, Mancini però ha lanciato subito un allarme molto chiaro. “Mai come in questo momento ci sono stati così pochi italiani che giocano. E’ il momento più basso da questo punto di vista, però è anche vero che noi i calciatori dobbiamo cercarli, trovarli, e per questo abbiamo chiamato anche giocatori più giovani, per conoscerli meglio e per vedere quello che possono darci in futuro. Fra Under 19, Under 20 e Under 21 ci sono giocatori bravi, è importante quindi che i calciatori italiani giochino perché solo così possono fare esperienza e migliorare. In queste prime tre partite purtroppo non ce ne sono stati molti. Sinceramente credo che alcuni calciatori italiani che ora sono in panchina siano molto più bravi di certi stranieri che giocano nel nostro campionato”. Mancini, tenendo in stand by alcuni senatori azzurri, ha anche chiamato per questo raduno un calciatore che ancora non ha debuttato in serie A. “Zaniolo è un Under 19, una squadra che è arrivata in finale agli Europei, e quindi ha qualità. Quando uno ha 19 anni deve giocare in serie A, e poi arrivare in Nazionale. Se lui ha qualità, e le confermerà come noi pensiamo, ed avrà la possibilità di giocare, sarà richiamato. Io credo che lo sarà, come anche altri saranno chiamati. Alcuni li abbiamo lasciati all’Under 21, un po’ alla volta li chiameremo e li valuteremo. All’estero i giocatori giovani giocano, non si fanno tanti problemi se uno ha 18-19 anni o se possono fare qualche errore, quindi bisogna trovare un po’ di coraggio con i giovani e farli giocare. De Rossi? Ci ho parlato, fa parte di quei giocatori importanti, di esperienza che potremmo utilizzare durante partite importanti e decisive. Lui è a disposizione, la cosa gli fa molto piacere di essere eventualmente chiamato in qualsiasi momento”. Infine il ct ha dato le prime indicazioni sull’undici a cui sta pensando in vista della sfida di venerdì prossimo contro la Polonia. “Sulla scelta del portiere chi sta giocando è avvantaggiato – ha concluso Mancini – Il fatto che Perin non giochi è un problema ma non c’è incertezza nelle gerarchie nel ruolo. Balotelli? E’ rientrato adesso perché aveva tre giornate di squalifica da scontare, forse fisicamente non sarà al 100% ma è dimagrito. Quanto? Di 8-9 grammi… (ride, ndr). Belotti? Mi aspetto torni ad essere quello che è stato un anno fa, visto che tutti gli infortuni che ha avuto lo hanno condizionato”.
(ITALPRESS).
ALLARME MANCINI “MAI COSI’ POCHI ITALIANI IN CAMPO”
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