ROMA (ITALPRESS) – Contrastare ogni forma di inquinamento dei mari e dei bacini idrografici, con particolare riferimento a quello da plastiche, e promuovere la transizione dai vecchi modelli turistici a un turismo sostenibile e responsabile sui litorali marini, fluviali e lacustri. E’ l’obiettivo di “Mediterraneo da remare”, la campagna itinerante promossa dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Marevivo, in partnership con la Federazione Italiana Canoa e Kayak e con l’adesione del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, con AlmavivA in qualità di campaign partner e con main partner Flexopack, arrivata alla XIV edizione.
“Quale migliore giornata, oggi è quella mondiale dell’ambiente, per rilanciare uno dei temi centrali, che è la difesa del mare, senza il mare non c’è vita – ha detto Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde – e la campagna ‘Mediterraneo da remarè, arrivata alla quattordicesima edizione, è il segno della durata, in un paese dove le cose vengono annunciate ma poi non si fanno, tante partono e poi non proseguono, quindi la durata è il merito di tutti quelli che ci hanno aiutato, soprattutto delle persone che sanno che il mare va tutelato, sia dall’inquinamento sia dalle plastiche che continuano ad essere un grande problema, quindi lavoriamo per tutelare ed amare questo nostro pianeta che è un pianeta blu”.
Pecoraro Scanio ha ricordato che “le battaglie si fanno per essere vinte, oggi molte cose sono cambiate e la responsabilità può crescere”. La campagna, grazie al coinvolgimento di sportivi e giovani, intende anche disincentivare l’uso di natanti a motore a favore di quelli ecologici. Dal 2024 la campagna promuove il focus #NoLitter contro ogni forma di inquinamento dei mari e dei bacini idrografici, nel quadro delle azioni previste dall’UNEP/MAP, il Mediterranean Action Plan dell’United Nations Environment Programme, con cui la Fondazione UniVerde ha promosso varie iniziative contro il marine litter.
“Il mare è il nostro liquido amniotico, siamo nati nel mare – ha sottolineato Rosalba Giugni, presidente di Marevivo -. Il mare ci continua a dare questa cosa meravigliosa che è la vita, salvare il mare significa salvare noi non il pianeta, il pianeta continuerà a vivere anche senza di noi. Oggi è la giornata dell’ambiente ma l’8 è la giornata degli oceani, una settimana molto importante, ognuno deve fare il suo, e dobbiamo spingere le istituzioni a prendere i provvedimenti giusti e salvare il mare. Il nostro futuro dipende dalla salute del mare”.
Per Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani “le federazioni sportive sono uno straordinario canale di comunicazione, otto di queste vivono la dimensione del mare, dell’acqua, siamo tutti interessati a vivere l’acqua in una dimensione di salute, se lo sport si occupa di queste questioni è molto importante. Quella di oggi è anche un’occasione per prenderci degli impegni, la sfida che lanciamo intanto è quella di dare piena attuazione alle normative esistenti che hanno bisogno di decreti attuativi e poi c’è quella di fare in modo di vivere il mare in maniera più sana, il Mediterraneo è, nella cronaca, molto più spesso un cimitero a cielo aperto noi ci auguriamo possa tornare ad essere un luogo di vita ad ampio spettro”.
La campagna itinerante ‘Mediterraneo da remarè, è nata nel 2011, da un’idea del presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, che da ministro dell’Ambiente cambiò la denominazione del dicastero aggiungendovi la tutela del Mare.
Supportata da atleti del canottaggio e della canoa, a partire dai campioni olimpici Bruno Mascarenhas e Daniele Scarpa e dal campione mondiale Livio La Padula, ha l’obiettivo di sensibilizzare la collettività alla tutela del Mare Nostrum e del suo delicato ecosistema da ogni forma di inquinamento mediante eventi e remate simboliche promossi su tutto il territorio nazionale anche coinvolgendo organizzazioni internazionali e i Paesi dell’area mediterranea.
Il tema “#AcquascooterFree”, sin dalla prima edizione, ha favorito l’adesione di centinaia di stabilimenti balneari in tutta Italia e, nel 2015, con l’appello “#NoTriv”, Mediterraneo da remare ha sostenuto la campagna referendaria contro le estrazioni petrolifere in mare.
Dal 2017 al 2023 è stato promosso il focus “#PlasticFree” per sensibilizzare la collettività al contrasto dell’inquinamento da macro, micro e nanoplastiche che soffocano i nostri mari e oceani pervadendo l’intera catena alimentare.
“Per apprezzare il mare bisogna esserci, ma per esserci bisogna che il mare rimanga quello che i nostri genitori ci hanno lasciato che ahimè oggi stiamo rovinando. Un esempio di come noi tentiamo di migliorare la nostra situazone è il Mose a Venezia, con un buon utilizzo di questo stiamo ricreando un ecosistema a Venezia che si era perso – le parole di Alberto Tripi, presidente di Almaviva -. Questo dobbiamo farlo non certo costruendo i Mose per tutta Italia ma dobbiamo stare attenti a ricondurre il mare a quello che è sempre stato: la nostra vita perchè l’Italia è un paese di marinai, non dobbiamo dimenticarcelo”.
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