Il risultato eccezionale del trapianto di rene eseguito al policlinico con il metodo cosiddetto “crossover” e alcune iniziative volte a sensibilizzare i cittadini al tema della donazione, sono stati i due argomenti al centro della conferenza stampa tenuta questa mattina dal presidente della Regione Puglia e assessore alle politiche sanitarie Michele Emiliano e dal professor Loreto Gesualdo, coordinatore del Centro regionale Trapianti. L’occasione è stato l’eccezionale trapianto di rene a catena eseguito martedì nel policlinico di Bari.“E’ stato un grande successo per la sanità pugliese. Noi siamo orgogliosi – ha detto il professor Gesualdo – perché la Puglia negli ultimi due mesi sta decollando nel programma trapiantologico. Il trapianto di ieri è un crossover che è stato innescato per la prima volta da un donatore cadavere, prima volta nel mondo. Noi siamo orgogliosi perché in tandem con la sanità veneta, grazie ad un algoritmo sviluppato dai miei colleghi padovani, la dottoressa Furian, il professor Rigotti, gli economisti padovani, è stato possibile realizzare questa bellissima storia di emozioni, di uomini e di donne”.
Un donatore da cadavere di Genova – ha spiegato Gesualdo – ha messo a disposizione il proprio rene per una coppia non compatibile di Padova. Il rene è stato trasferito da Genova a Padova, è stato poi trapiantato a Padova e ha permesso di liberare la donatrice non compatibile, una donna di 47 anni che ha donato il proprio rene ad una ricevente pugliese. La donna è stata trapiantata qui martedì. Il rene è partito da Padova alle 11 grazie ad una staffetta della polizia di stato che ringrazio di vero cuore. E’ arrivato a Bari alle 16.30, siamo entrati in sala operatoria con l’équipe del professor Battaglia, la donna è stata trapiantata alle ore 19 riacquistando subito dopo la sua funzionalità renale. E’ stata una grande emozione. Ma l’emozione più bella la vivremo l’11 settembre perché il marito della signora, che è stata trapiantata donerà a sua volta il proprio rene ad una coppia padovana. Il rene sarà prelevato dall’équipe del professor Battaglia e sarà trasferito a Padova. L’ultimo rene che sarà liberato da questa coppia sarà trapiantato su un paziente in lista d’attesa da cadavere. Una storia a lieto fine. Una storia di buona sanità”.
Soddisfatto per l’eccezionale risultato anche il presidente della Michele Emiliano che ha seguito passo dopo passo il trapianto a catena. “Questo sistema – ha detto -prevede una eccellenza straordinaria non solo nella qualità dell’espianto e del reimpianto ma anche nella velocità dell’esecuzione dell’operazione perché tutto deve avvenire in poco tempo. Tutti gli organi dello Stato hanno partecipato alla buona riuscita. Questa è l’Italia che ci piace in questi giorni caldissimi di ferragosto nei quali al policlinico di Bari sono tutti al lavoro”.