Urna tutto sommato benevola per la Juve, molto meno per il Napoli. Ajax e Arsenal: queste le avversarie nei quarti di Champions ed Europa League per le due formazioni italiane rimaste ancora in corsa.
I Lancieri erano col Porto l’avversario più abbordabile ma pensare che sarà una passeggiata sarebbe un errore, chiedere per ulteriori informazioni al Real Madrid. Attualmente secondo a due lunghezze dal Psv in Eredivisie, l’undici guidato da Erik Ten Hag, oltre ad aver fatto fuori i blancos agli ottavi con un’incredibile prova al Bernabeu, hanno fermato due volte il Bayern nella fase a gironi, raccogliendo dieci punti contro Benfica e Aek Atene. De Ligt, che piace pure alla Juve, ha dimostrato di essere un solido leader difensivo a dispetto dei suoi 19 anni, tanto che anche Blind ne ha tratto giovamento dopo gli anni bui a Manchester. Mazraoui (che salterà l’andata per squalifica) e Tagliafico sanno spingere sulle corsie mentre in mezzo al campo l’esperto Schone e il futuro blaugrana De Jong si integrano alla perfezione. Davanti, Tadic ‘finto nueve’ è stato l’incubo del Real al Bernabeu e Ziyech, Van de Beek e Neres lo sostengono con corsa e qualità.
“Non sono nè contento, nè scontento – il commento a caldo di Nedved – Saranno due bellissime partite, l’Ajax ha dimostrato di poterci stare, ha fatto fuori il Real, mi sono piaciuti antissimo e dovremo stare attenti”. “Sono una squadra in forma e di talento, saremo pronti”, garantisce Bonucci. La formazione olandese – che ospiterà la prima sfida il 10 aprile, ritorno sei giorni dopo a Torino – suscita bei ricordi fra i tifosi bianconeri: l’ultima Champions arrivò infatti nel 1996, nella finale vinta ai rigori sull’allora squadra guidata da Van Gaal. “La Juventus sarà favorita ma anche il Real Madrid lo era. Credo che abbiamo una chance”, avverte De Jong mentre il tecnico Ten Hag chiede “un approccio disinibito e realistico” per provare a ribaltare il pronostico. La squadra di Allegri, dovesse superare i Lancieri, troverebbe in semifinale una squadra inglese: il Tottenham di Pochettino, già eliminato un anno fa negli ottavi, o il Manchester City di Pep Guardiola. Dall’altra parte del tabellone, invece, per il Liverpool finalista dell’ultima edizione ci sarà il Porto mentre il Barcellona se la vedrà col Manchester United, nella riedizione delle finali 2009 e 2011 vinte dai blaugrana.
A Nyon si è tenuto anche il sorteggio di Europa League e il Napoli non è stato fortunato visto che ha pescato una delle due squadre che sarebbe stato meglio evitare, l’Arsenal.I Gunners, che hanno in panchina quell’Unai Emery che ha già vinto 3 volte la competizione alla guida del Siviglia, sono in piena lotta per arrivare fra le prime 4 di Premier e dopo un avvio di stagione difficile, preventivabile dopo lo storico addio di Wenger, hanno ritrovato gioco e risultati. Davanti il duo Aubameyang-Lacazette sarà complicato da limitare e non vanno dimenticati i vari Ozil e Mkhytarian mentre in mezzo Emery può contare sul futuro juventino Ramsey, Xhaka e l’ex Samp Torreira. La difesa non è il punto forte dei Gunners e questo deve alimentare le speranze dei partenopei, che giocheranno il ritorno al San Paolo. “Sfida difficile ma molto affascinante”, l’ha definita Carlo Ancelotti, che dovesse superare questo ostacolo ne troverebbe poi uno meno complicato visto che l’eventuale semifinale sarebbe con Villarreal o Valencia. Tabellone alla mano, sarebbe possibile una finale fra Napoli e Chelsea: cammino più che alla portata per i Blues di Maurizio Sarri, attesi dallo Slavia Praga nei quarti e poi da un possibile incrocio con Eintracht o Benfica.