AI LAKERS INIZIA ERA LEBRON “MA WARRIORS LONTANI”

“Per arrivare allo stesso livello di Golden State c’è una lunga strada da percorrere”. LeBron James mette subito le cose in chiaro nella sua prima conferenza stampa da nuovo giocatore dei Los Angeles Lakers. Magic Johnson ha puntato su di lui per riportare i gialloviola agli antichi splendori ma per interrompere il dominio degli Warriors, tre titoli e una finale persa (proprio contro i Cavs di LeBron) negli ultimi 4 anni, ci vorrà tempo. “Loro possono ricominciare da dove avevano lasciato, noi partiamo da zero – ricorda – Non possiamo preoccuparci di quello che sta facendo Golden State, giocano insieme da anni. Qui siamo tutti nuovi, dobbiamo prendere qualche botta, ci saranno momenti buoni e momenti cattivi. Ma se continueremo a lavorare, a sacrificarci l’uno per l’altro, a metterci dentro impegno e tempo per diventare grandi, ogni pezzo andrà al suo posto”. La mano destra che lo ha condizionato dopo gara 1 nelle ultime Finals “è di nuovo al 100%”, rassicura James.

Coach Luke Walton avrà il compito di costruirgli attorno un quintetto dove inserire altri volti nuovi come Rajon Rondo, Lance Stephenson, Michael Beasley e JaVale McGee, e integrando i giovani che rappresentano il futuro della franchigia gialloviola, su tutti Lonzo Ball e Brandon Ingram. “Cosa è cambiato rispetto allo scorso anno? Che abbiamo il miglior giocatore della Lega e le aspettative ora sono molto più alte”, ammette Ball. Ma James assicura di non avvertire alcuna pressione in più. “Oggi è la prima volta che sento tutto questo come reale, mettere la maglia, vedere gli altri ragazzi nello spogliatoio, andare in campo, è il primo giorno in cui mi sento davvero un giocatore dei Lakers – confessa The King, che a luglio ha sottoscritto un quadriennale da 154 milioni di dollari – Quando vedi i titoli, la storia di questa squadra, i giocatori che ne hanno vestito la maglia, è chiaro che ti fa un effetto speciale”. E poi avverte: “non credo che l’unico modo per far sì che una stagione possa essere definita di successo sia vincere il titolo. Possiamo solo concentrarci su quello che possiamo fare meglio e sperare un giorno di metterci nella posizione di poter competere per l’Anello”.

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