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ROMA (ITALPRESS) – Francesca Lentini è campionessa d’Europa nella sciabola, Niccolò Sonnessa è d’argento con Francesco Delfino di bronzo nella spada e, infine, Giorgia Ruta sale sul terzo gradino del podio nel fioretto. Quattro medaglie in un giorno e tante emozioni azzurrine. Il Campionato Europeo Cadetti e Giovani 2025 di Antalya, nelle prime tre competizioni individuali dedicate agli Under 17, si è aperto così, nel segno dell’Italia, che ha calato il poker di podi.
L’Inno di Mameli è stato il primo a suonare oggi in Turchia, in onore del trionfo della sciabolatrice Francesca Romana Lentini. La marcia d’oro dell’atleta del Club Scherma Roma, già vicecampionessa del mondo in carica a Riyad 2024, è iniziata con cinque vittorie e una sconfitta nella fase a gironi, ed è poi proseguita con una prova di forza dopo l’altra nel tabellone di eliminazione diretta, a partire dall’assalto del tabellone da 32 contro la greca Kazakou, superata per 15-12. D’autorità, l’azzurrina ha battuto negli ottavi la turca Ozgonul con il risultato di 15-9, ipotecando la medaglia grazie a un grande quarto di finale, dominato e chiuso con un netto 15-5 sulla francese Saussine.
Il bello, però, stava solo per cominciare. In semifinale, infatti, Francesca Lentini ha tirato fuori tutto il suo carattere per spuntarla all’ultima stoccata sull’ungherese Komjathy. Quel verdetto, di 15-14, è stato il prologo del trionfo, materializzatosi in una finale perfetta per l’azzurrina: Francesca ha prevalso sulla rumena Amalia Covaliu per 15-11, vincendo il titolo europeo Under 17 dopo il bronzo continentale (a Napoli) e l’argento mondiale dello scorso anno.
Nella giornata che incorona Lentini campionessa d’Europa, ha chiuso ai piedi del podio Vittoria Fusetti, 5^ classificata dopo un’ottima gara che l’ha vista fermarsi solo ai quarti di finale proprio contro la medaglia d’argento Covaliu, stessa avversaria che aveva interrotto la corsa della campionessa uscente Vittoria Mocci, battuta all’ultima stoccata in un match vibrante e alla fine decima a pari meri merito con Anna Torre, negli ottavi superata dall’ucraina Velychko.
Doppia medaglia nella spada maschile, griffata Romagna con l’argento di Niccolò Sonnessa del Circolo Schermistico Forlivese e il bronzo di Francesco Delfino del Circolo Ravennate della Spada. Dopo la fase a gironi, in cui Sonnessa aveva chiuso con quattro vittorie e una sconfitta mentre Delfino aveva messo in fila sei successi in altrettanti assalti, i due azzurrini hanno debuttato superando con un doppio 15-12 nel tabellone da 64 il ceco Michek e il polacco Siwek. Nel turno da 32 Sonnessa ha eliminato con un netto 15-9 il norvegese Dahle, mentre Delfino ha lottato sino alla fine per riuscire a superare l’ungherese Petrovszki per 15-14. Parti invertite negli ottavi di finale, dove Sonnessa ha stretto i denti ed esultato per il 14-13 all’ultimo respiro con cui si è imposto sul francese Gauliard, al contrario di Delfino che è stato sempre padrone del match vinto 15-7 sul polacco Golach. Batticuore il giro dei quarti di finale, che ha dato la certezza delle due medaglie azzurrine: una rimonta pazzesca, da uno svantaggio di 9-14, ha permesso a Sonnessa di battere il danese Mulder e sempre per 15-14, dopo un altro assalto eccezionale, Delfino ha battuto l’ucraino Khvorost.
Certi del podio, i due spadisti azzurrini hanno dato il massimo anche nelle rispettive semifinali: Sonnessa, con una prova sontuosa, ha superato per 15-11 l’ucraino Karapysh, mentre solo all’ultima stoccata l’ungherese Kiss è riuscito a imporsi su Francesco Delfino, che ha chiuso con una splendida medaglia di bronzo.
Proprio il magiaro, in finale ha battuto con il risultato di 15-12 Niccolò Sonnessa, comunque dentro il match sino in fondo e con al collo un argento da applausi.
Hanno invece chiuso 41° Davide Del Prete e 46° Riccardo Magni.
Brilla anche la medaglia di bronzo di Giorgia Ruta nel fioretto femminile. L’atleta del Fides Livorno, dopo un en-plein di vittorie nella fase a gironi, ha dovuto superare due derby italiani, prima nel tabellone da 32, contro Maria Elisa Fattori (13-8), e poi negli ottavi di finale, opposta a Sofia Mancini (15-13). La certezza del podio per Giorgia è arrivata con il netto 15-5 servito alla rumena Adoch nei quarti. Il terzo gradino del podio si è materializzato dopo la semifinale, che ha visto imporsi per 15-10 la turca Atmaca, ma la medaglia di bronzo di Giorgia Ruta è preziosa e soprattutto meritatissima.
Peccato per le altre azzurrine. In un tabellone sfortunatissimo, come detto, due derby hanno costretto le fiorettiste italiane a sfidarsi a vicenda ed è stata proprio Giorgia Ruta ad eliminare Sofia Mancini (13esima) e precedentemente Maria Elisa Fattori (28esima). Rimpianti anche per Alessandra Tavola, 14esima classificata dopo una bella rimonta non completata di un soffio negli ottavi di finale contro la polacca – e medaglia d’argento – Makawska.
– foto Ufficio Stampa Federscherma –
(ITALPRESS).