Affitto con riscatto, come funziona. Supponiamo che vorreste acquistare un appartamento ma che non abbiate ancora un contratto di lavoro o un reddito mensile che vi consenta di ottenere un mutuo da una banca. O ancora, ipotizziamo che abbiate già un appartamento, che la vostra famiglia abbia la necessità di acquistarne uno più grande e che magari lo abbiate già trovato. Ma che abbiate anche la necessità di vendere prima il vostro immobile, magari aspettando che il mercato esca dalla crisi, per riuscire a ottenere una quantità di liquidità maggiore.
In entrambi i casi può venirvi incontro il contratto d’affitto con riscatto. Come funziona non tutti ancora lo sanno, visto che si tratta di una novità regolamentata solo in tempi relativamente recenti nel nostro Paese, con lo Sblocca Italia del Governo Renzi.
Nel primo esempio che citavamo, il contratto di affitto con riscatto potrebbe consentirvi di bypassare in tutto o in parte il ricorso al mutuo bancario. Nel secondo, il periodo d’affitto permetterebbe invece di vendere con più tranquillità il proprio appartamento, ottenendo proprio quella liquidità necessaria per acquistare quello nuovo.
Affitto con riscatto, cos’è?
Senza entrare in tecnicismi esasperati, si può dire dunque che l’affitto con riscatto è un contratto che prevede la possibilità per il proprietario di vendere l’immobile al conduttore, che si impegna a sua volta a versare un canone mensile, in genere superiore a quello di un normale canone di affitto, per un periodo di tempo concordato dalle parti, al termine del quale appunto avverrà la compravendita, che resta comunque non obbligatoria
Affitto con riscatto a Roma, affitto con riscatto a Milano
In questi mesi l’affitto con riscatto si è particolarmente diffuso nelle grandi città. E’ stato così per l’affitto con riscatto a Roma. Idem per l’affitto con riscatto a Milano. Effetto di questa tendenza è anche l’affermarsi di società ad hoc che si occupano proprio di questo tipo di contratto.
Un gradimento che sale, quello nei confronti dell’affitto con riscatto, perché oltre ad agevolare il potenziale acquirente, la formula consente ai proprietari, soprattutto quelli che hanno un numero elevato di immobili inutilizzati, di alienarli, dilazionando tempi e pagamenti, è vero, ma quantomeno liberandosi subito delle spese e di oneri vari.
Affitto con riscatto, come funziona secondo Confedilizia.
Per l’associazione che tutela l’interesse dei proprietari di appartamento l’affitto con riscatto però è ancora un “cantiere” aperto. Per questo Confedilizia ha proposto un gruppo di lavoro “per approfondire ogni aspetto del contratto” e “per permettere così allo stesso di funzionare correttamente”.
“Va risolto in primis – ha detto il presidente del Centro studi di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani – il problema del rilascio dell’immobile, in difetto l’istituto non funzionerà mai”.
“Il vero motivo per cui quest’istituto di nuova generazione non ha quello sviluppo che si sperava dipende da una difficoltà di carattere tecnico che noi come Confedilizia avevamo segnalato e torniamo a riproporre in Parlamento e nelle audizioni – ha spiegato Corrado Sforza Fogliani -. Questo istituto non ha nessun meccanismo che assicuri al concedente della disponibilità dell’immobile che esso venga restituito in caso di mancanza di pagamento adeguato secondo termini contrattuali. In più si aggiunge il problema che una volta trascritto, l’atto del rent to buy può essere cancellato solo con la partecipazione di entrambi i soggetti. E’ chiaro che il soggetto inadempiente non si farà trovare, così si ritarderà il rilascio dell’immobile. Noi chiediamo che per la fase del rilascio sia inserito il richiamo alla normativa del rilascio a seguito di locazione. Questo consentirebbe di liberare l’immobile in tempi brevi rispetto a quelli di una causa di detenzione senza titolo lunga anche decenni”.