Dopo aver approvato il “Programma dei servizi di assistenza tecnica in zootecnia e di prevenzione e controllo delle epizoozie”, l’esecutivo lucano ne ha da poco affidato l’attuazione per il biennio 2019-2020 all’Associazione regionale allevatori (Ara) della Basilicata. Con “epizoozia” si intende “la diffusione di malattie infettive ad un gran numero di animali, anche di specie diverse”, in una porzione di territorio “più o meno vasta”. Nella convenzione siglata tra la Regione Basilicata e l’Ara è previsto che “gli allevatori lucani e le aziende zootecniche con sede in regione (ad eccezione delle grandi imprese) potranno aderire volontariamente a tutte le attività di prevenzione e di assistenza previste”, previa sottoscrizione “di uno specifico contratto in cui sono dettagliati i costi a carico degli allevatori”. Le aree di intervento del Programma di aiuti comprendono “benessere animale; attività agronomica, alimentazione del bestiame, gestione dei reflui; sicurezza alimentare e gestione del manuale di corretta prassi d’allevamento; qualità delle produzioni; gestione del management aziendale; sostegno tecnico alle filiere; biodiversità per la tutela delle risorse genetiche autoctone; azioni promozionali a favore dei prodotti agricoli”.
L’intento della misura è quello di “migliorare e salvaguardare il patrimonio zootecnico regionale; tutelare lo stato di benessere e di igiene degli animali; elevare il livello di tracciabilità e di sicurezza alimentare; diffondere l’assistenza tecnica sull’intero territorio regionale; introdurre tecniche innovative negli allevamenti; diffondere metodologie di gestione aziendali finalizzate alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente e all’adeguamento dei processi produttivi ai cambiamenti climatici; elevare il livello professionale e le capacità imprenditoriali delle aziende; supportare gli allevatori nell’adeguamento e nel rispetto delle normative comunitarie e nazionali che regolano il settore zootecnico”.