Ad aprile 2018 l’Istat stima una lieve riduzione su base mensile (-0,9%) per le esportazioni e un aumento significativo per le importazioni (+2,4%) extra Ue. La flessione delle vendite verso i paesi extra Ue è più accentuata per i beni strumentali (-4,2%) ed esclude l’energia (+10,5%) e i beni intermedi (+1,8%). Dal lato dell’import, la crescita congiunturale è sostenuta da beni di consumo non durevoli (+6,7%), beni strumentali (+5,1%) e beni intermedi (+4,7%).
Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue si conferma ampiamente negativa (-3,1%), con flessioni più accentuate per i beni di consumo non durevoli (-6,9%) e i beni di consumo durevoli (-4,6%), di intensità minore per i beni intermedi (-1,6%) e beni strumentali (-1,2%). Nello stesso periodo, le importazioni registrano una crescita pari a +1,2%, determinata dall’energia (+6,5%).
Ad aprile 2018, nonostante le flessioni congiunturali degli ultimi mesi le esportazioni sono comunque in aumento su base annua (+4,8%). La crescita è marcata per l’energia (+15%), beni di consumo non durevoli (+8,7%) e beni intermedi (+5,3%).
Anche le importazioni registrano un marcato aumento tendenziale (+11,4%), determinato principalmente dall’energia (+20,8%) e dai beni intermedi (+16,5%). La correzione per gli effetti di calendario porta la variazione dell’export a +3,2% e quella dell’import a +7,2%.
Il surplus commerciale ad aprile 2018 è stimato pari a +1.859 milioni, in riduzione rispetto a +2.553 milioni di aprile 2017. Da inizio anno aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +18.942 milioni gennaio-aprile 2017 a +19.573 milioni di gennaio-aprile 2018).
“Dopo l’ampio incremento di marzo, la dinamica congiunturale dell’export con i paesi Extra Ue torna ad essere negativa ad aprile, anche se in misura contenuta – sottolinea l’Istat -. L’evoluzione congiunturale delle importazioni fa registrare tre mesi di crescita consecutiva, con un incremento molto marcato su base annua ad aprile. Anche le vendite registrano un rilevante aumento tendenziale che si riduce solo parzialmente dopo la correzione per i giorni lavorativi. Stati Uniti, Cina e Svizzera trascinano la crescita tendenziale dell’export”.