ACUTO NIELSEN, THOMAS LEADER, SAGAN 100^ VERDE

Magnus Cort Nielsen ha vinto in Linguadoca; Geraint Thomas è ancora il leader della corsa; mentre Peter Sagan è in maglia verde per la 100^ volta in carriera. Queste, in sintesi, le notizie dell’odierna quindicesima tappa dell’edizione numero 105 del Tour de France, la Millau-Carcassonne, di 181.5 chilometri.
Il danese Nielsen, della Astana, ha preceduto sul traguardo della città medievale del sud della Francia, in volata, i due compagni della fuga decisiva, ovvero lo spagnolo Jon Izagirre (Bahrain Merida, secondo) e l’olandese Bauke Mollema (Trek Segafredo, terzo). Con esattamente 13 minuti e 11″ di ritardo, tutti appaiati, sono giunti poi all’arrivo i protagonisti in chiave vittoria finale di questa Grande Boucle. Immutata dunque la classifica generale della corsa, guidata sempre dal britannico Thomas (Sky), maglia gialla, davanti al connazionale e compagno di squadra Chris Froome, secondo a 1’39”, e all’olandese Tom Dumoulin (Sunweb), terzo a 1’50. Sempre in maglia verde, invece, lo slovacco Sagan. Il campione del mondo, della Bora-Hansgrohe, indossa per la centesima volta in carriera la casacca che spetta al leader della classifica a punti del Tour de France. Sagan ha di fatto ipotecato la maglia verde fino a Parigi (gli manca pochissimo per la matematica vittoria), dove sarà premiato come miglior “uomo a punti” per la sesta volta.
Lo slovacco ha dunque stracciato il record di 87 maglie verdi che deteneva Erik Zabel ed eguaglierà sui Campi Elisi domenica lo stesso ex sprinter tedesco, “fermo” a quota 6 classifiche a punti del Tour. Zabel le vinse consecutivamente fra il 1996 e il 2001; Sagan ha vinto dal 2012 al 2016. Nella Grande Boucle dello scorso anno invece il campione del mondo è stato fermato dalla giuria della corsa al termine del terza tappa per un discusso contatto con Cavendish.
Intanto, a sorridere oggi è Nielsen. “Ringrazio il mio team per avermi dato questa grande opportunità. Oggi tutto è andato bene: è stato tutto perfetto. La tattica della squadra è risultata più che giusta: nel finale in effetti sono abbastanza veloce e i miei compagni hanno puntato sul sottoscritto. La vittoria di iere di  Omar Fraile (anche lui Astana, ndr) mi ha spronato a tentare il tutto per tutto oggi”, ha detto il vincitore di giornata, alla prima vittoria al Tour in carriera.
Intanto, dall’Italia Nibali ha postato due video. Il siciliano è già al lavoro per recuperare e cancellare in fretta l’infortunio e l’incidente dell’Alpe d’Huez. Tornando in Francia, invece, sembra imminente la denuncia contro ignoti da parte degli organizzatori del Tour in merito a quanto accaduto proprio sull’Alpe d’Huez, in particolare contro chi ha acceso fumogeni.
Domani la carovana gialla osserverà il secondo e ultimo giorno di riposo di questa Grande Boucle. Da martedì la corsa entrerà nel vivo con le difficili tappe pirenaiche che condurranno il plotone alla crono di sabato (forse decisiva) e al traguardo finale, in programma domenica lungo i Campi Elisi di Parigi.
(ITALPRESS).

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