Elia Viviani grande protagonista anche sulle strade iberiche. Il ciclista veneto, campione italiano in carica, ha vinto oggi la terza tappa della 73esima edizione della Vuelta a Espana, la Mijas-Alhaurin de la Torre, di 178.2 chilometri. Il 29enne della Quick Step Floors si è imposto in volata, con una azione delle sue, davanti al milanese Giacomo Nizzolo (Trek Segafredo) e al pluri campione del mondo, lo slovacco Peter Sagan (Bora Hansgrohe), rispettivamente secondo e terzo di giornata. Per Viviani è il sedicesimo squillo della stagione ma anche e soprattutto la prima vittoria alla Vuelta. A completare il buon risultato italiano odierno il bergamasco Simone Consonni (Uae Team Emirates), quinto al traguardo, alle spalle del francese Nacer Bouhanni (Cofidis). Tre portacolori azzurri, quindi, nella top five di giornata.
La maglia rossa è rimasta sulle spalle del polacco Michal Kwiatkowski (Sky), che ha conservato 14″ di vantaggio sullo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar) e 25″ rispetto all’olandese Wilco Kelderman (Sunweb).
Entusiasta all’arrivo Viviani. “In televisione sembra tutto semplice ma battere i più forti, tipo Sagan, è sempre difficile. Siamo riusciti a dividerci al meglio i compiti: la squadra ha lavorato alla grande, controllando bene la tappa. Il mio team è stato eccezionale: tutti sempre concentrati per questo obiettivo. Volevamo la vittoria ed è andata bene. Siamo molto felici del successo odierno”, ha detto lo sprinter azzurro.
“Non puoi mai prevedere cosa succede in corsa. Le gambe non erano ‘fresche’ per nessuno oggi ma sapevamo che arrivando in gruppo potevamo dire la nostra allo sprint. E’ la mia prima vittoria alla Vuelta e di questo sono veramente felice”, ha aggiunto Viviani.
Il ritmo del plotone in gara in questa terza tappa è stato più “blando” rispetto al solito. Questo sia per “recuperare” dopo le fatiche di ieri ma anche per “risparmiare” energie in vista dei prossimi probanti impegni. Già domani è in programma la quarta frazione della corsa iberica, la Velez Malaga-Sierra de la Alfaguara, di 161.4 chilometri. In scena il primo arrivo in salita con altri importanti verdetti in chiave classfica generale e podio finale.
(ITALPRESS).
ACUTO DI VIVIANI, IN “ROJA” RESTA KWIATKOWSKI
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