ACUTO DI GROENEWEGEN, VAN AVERMAET RESTA IN GIALLO

Acuto di Dylan Groenewegen nella tappa più lunga, come chilometri ma anche come tempo (oggi il plotone se l’è presa comoda), dell’edizione numero 105 del Tour de France. Il ciclista olandese della Lotto NL Jumbo ha vinto in volata l’odierna settima frazione, la Fougeres-Chartres, di 231 chilometri, conquistando il secondo successo in carriera alla Grande Boucle, dopo il primo posto nella tappa conclusiva, lungo i Campi Elisi di Parigi, dello scorso anno.
Groenewegen, sul traguardo del Centro-Valle della Loira, si è imposto davanti al colombiano Fernando Gaviria (Quick Step Floors, secondo) e allo slovacco Peter Sagan (Bora Hansgrohe, terzo). Tutti appaiati all’arrivo i “big” della corsa. La maglia gialla resta, dunque, sulle spalle di Greg Van Avermaet. Il belga della Bmc per il quinto giorno consecutivo è in testa alla classifica generale.
Immutati i distacchi dei protagonisti più attesi. Il britannico Geraint Thomas (Sky) è secondo a 6″, lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar) è ottavo a 54″. Fuori dalla top ten gli altri big: undicesimo l’australiano Richie Porte a 56″, dodicesimo lo spagnolo Mikel Landa a 58″, seguito dai britannici Adam Yates e Chris Froome, appaiati a 1’05”.
Poco più indietro il siciliano Vincenzo Nibali a 1’11”, l’olandese Tom Dumoulin a 1’26”, il francese Romain Bardet a 1’48” e il colombiano Nairo Quintana a 2’13”.
Raggiante al traguardo Groenewegen. “Ogni giorno che passa mi sento meglio. A partire dalla quarta tappa ho trovato la gamba migliore. Oggi ho seguito Alexander Kristoff quando l’ho visto partire e poi ho resistito al ritorno di Fernando Gaviria e di Peter Sagan. Posso centrare altre vittorie? Vedremo. Un passo alla volta, intanto mi godo questo successo”, ha detto l’olandese.
Molto felice all’arrivo anche Vincenzo Nibali, non per lui ma per il primo successo da professionista del fratello Antonio, vincitore oggi della settima tappa del Giro d’Austria. “Mi hanno avvertito subito, via radio, della vittoria di Antonio. All’inizio mi veniva un po’ da ridere, anche perché non sapevo come aveva vinto, se era in fuga da solo o con un gruppetto all’attacco. E’ una notizia che mi fatto davvero piacere”, ha affermato il ciclista messinese.
Domani è in programma l’ottava frazione di questa Grande Boucle, la Dreux-Amiens Metropole, di 181 chilometri, pianeggiante, riservata ancora una volta ai velocisti. Poi, da domenica, si farà sul serio. Andrà in scena, infatti, la temuta nona tappa, la Citadelle d’Arras-Roubaix, di 156.5 chilometri, dei quali ben 21 lungo il “mitico” pavè.
(ITALPRESS).

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