ROMA (ITALPRESS) – “Crescita e creazione di valore sono per Acea strettamente correlate al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità che caratterizzano sempre di più gli indicatori di performance”. Così Giuseppe Gola, Ad di Acea, intervenuto alla sessione plenaria di Ecomondo, presentando un modello di sviluppo che mira alla transizione verso un ecosistema industriale sostenibile e l’impegno concreto per progettare e costruire smart city all’insegna dell’innovazione tecnologica e della green e circular economy. “Il Piano Industriale che abbiamo presentato la scorsa settimana – ha aggiunto – accresce notevolmente il peso della sostenibilità nelle scelte di business e nella gestione operativa del Gruppo. Infatti, dei 4,7 miliardi di investimenti complessivi ben 2,1 miliardi – oltre 400 milioni in più rispetto al Piano precedente – sono riferibili a specifici target di sostenibilità. Le azioni che verranno poste in essere dal Gruppo in attuazione del Piano Industriale incideranno positivamente sul Pil italiano per circa 6 miliardi, generando occupazione direttamente e indirettamente per oltre 21 mila persone. Nell’attuale contesto di crisi dovuta all’emergenza sanitaria, le utilities possono svolgere un ruolo di rilievo nel percorso di ripresa economica. Ad esempio, crediamo che sia importante intervenire sulle infrastrutture idriche, ad oggi, in particolare in alcune zone del Sud Italia, inefficienti e obsolete. Acea, come primo operatore idrico in Italia, può svolgere un ruolo di rilievo per la realizzazione e gestione di questi investimenti e pensiamo che il Recovery Fund possa essere uno strumento utile in tal senso”, ha concluso Gola. I target di sostenibilità individuati sono riferibili alla tutela e alla gestione della risorsa idrica, attraverso progetti di securitizzazione dell’approvvigionamento degli acquedotti del Peschiera e del Marcio; al contributo allo sviluppo della mobilità elettrica, attraverso l’installazione di oltre 2.200 colonnine di ricarica; al contrasto agli effetti del cambiamento climatico, attraverso l’incremento della produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici. Su questo punto in particolare, Acea intende incrementare il proprio portafoglio con circa 747 MW di potenza installata da impianti fotovoltaici a fine 2024. I nuovi impianti avranno a regime una produzione di oltre 1,3 TWh annui, pari a circa 600 kt di emissione di CO2 evitata. Particolare attenzione inoltre Acea rivolge anche al rafforzamento nelle filiere del waste-tomaterial in ottica circular economy (come ad esempio in quelle della plastica e della carta) e alla waste transition, con riferimento al progetto AceaSmartComp, realizzato da Acea in collaborazione con Enea e Università della Tuscia, che ha come obiettivo il trattamento diffuso e partecipato del rifiuto organico prodotto dalle grandi utenze, con la finalità di abbattere sia gli impatti ambientali che quelli di trasporto, riducendo anche le emissioni di CO2. Tra gli obiettivi di Acea, l’installazione di 150 Smart Comp entro il 2024 per realizzare un nuovo modello della gestione dei rifiuti a chilometro zero che ha importanti ricadute sull’ambiente, grazie alla riduzione delle emissioni di gas serra dovute all’eliminazione delle fasi di raccolta puntuale e trasporto.
(ITALPRESS).
Acea, forte spinta sulla sostenibilità con target specifici
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