PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Ci sono i risultati e le medaglie, ma c’è anche tanto altro perchè non c’è megafono più forte dell’Olimpiade. E allora guai a sfigurare, soprattutto sotto il profilo dei comportamenti. A Parigi nella sede dell’Unesco per la conferenza “Change the Game”, il ministro dello Sport Andrea Abodi traccia la via per gli azzurri: “Facciamoci onore”, l’invito, “una sintesi dei sentimenti con i quali i nostri atleti e atlete olimpici e paralimpici vestono la maglia azzurra, vale sempre e vale ancora di più qui. Non ci aspettiamo la vittoria ma l’onore, un comportamento adeguato, dare il massimo, trarre profitto dal lavoro che non è neanche faticoso perchè per loro è una gioia migliorare se stessi e confrontarsi con gli altri. Ci sono delle aspettative ma comportarsi in modo adeguato deve diventare un tratto distintivo degli atleti italiani e così sarà”. Perchè dietro i cinque cerchi c’è un messaggio che non può essere dimenticato.
“Lo sport è un fattore unificante, un fattore universale, una delle speranze su cui investire per superare il conflitto, che non è solo quello bellico ma che ha tanti risvolti e tante facce –
prosegue Abodi – I Giochi non sono solo un appuntamento sportivo. Lo sport è molto di più di un evento e un evento è molto di più di un semplice sport. Mentre gli atleti si confrontano, anche le istituzioni governative stabiliscono il profilo della collaborazione perchè si rafforzino le difese immunitarie collettive e sociali, tema sul quale il governo italiano sta investendo molto”. A proposito di conflitti, la presenza di Israele a Parigi è diventata oggetto di dibattito, fra chi chiede la bandiera neutrale come per Russia e Bielorussia e chi, come Macron, ne difende il diritto di esserci. “La penso come lui, non
si devono inserire ulteriori motivi di confusione, sono tentativi che dobbiamo cercare di respingere, senza entrare troppo nel merito”, la posizione di Abodi, tutt’altro che preoccupato dal fatto che la delegazione israeliana sfilerà sulla stessa imbarcazione degli azzurri durante la cerimonia d’apertura sulla Senna.
“Abbiamo talmente fiducia nei confronti del sistema di sicurezza francese che sarà un piacere stare sulla stessa barca”, assicura. Chiosa su Milano-Cortina, la prossima Olimpiade in agenda che idealmente raccoglierà il testimone da Parigi anche se si passa dai Giochi estivi a quelli invernali. “I grandi eventi sportivi devono dimostrare di poter contribuire con un’eredità che sia materiale e immateriale, ovvero infrastrutture e cultura. E come Milano-Cortina stiamo lavorando in questa direzione. Da quando questo governo si è insediato abbiamo riformulato alcuni processi per cercare di rendere evidente, nell’ambito di una trasparenza che deve essere assoluta, il rispetto di questa prospettiva della sostenibilità. Mi auguro che anche gli osservatori internazionali sappiano riconoscere questo impegno”.
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