Nel 2015 Intesa Sanpaolo ha acquisito l’archivio dell’agenzia Publifoto Milano, una delle principali e più autorevoli agenzie italiane di fotogiornalismo. In tutto si tratta di 7 milioni di fotografie di tipo analogico, per lo più in bianco e nero, dall’inizio degli anni Trenta agli anni Novanta del Novecento, oltre a negativi su vetro e pellicola, provini a contatto, stampe e diapositive a colori. Fondata nel 1937 da Vincenzo Carrese, Publifoto Milano fu ceduta alla Olivetti di De Benedetti dopo la scomparsa di Carrese nel 1981. L’archivio poi nel 1997 passò all’agenzia Fotocronache Olympia, prima di arrivare alla banca. Che l’ha catalogato. Mancava una casa, che è stata trovata nel cuore stesso della banca, ovvero palazzo Turinetti in piazza San Carlo a Torino, dove Intesa Sanpaolo ha tuttora la sua sede legale.
Saranno utilizzati gli spazi sotterranei, dove in passato si svolgevano le assemblee degli azionisti di quella che si chiamava Sanpaolo Imi. A curare la trasformazione Michele De Lucchi e lo Amdl Circle. Si stima in un paio d’anni la durata del cantiere. “E’ stata una grande sorpresa scoprire questi spazi, ideali per un museo, dove la luce naturale non è mai molto ben vista”. L’elemento distintivo sarà la grande scalinata, non verso i piani nobili, ma verso il basso, ricavata nel cortile interno del palazzo già ricostruito negli anni ’50 dopo la guerra. Dalla piazza quindi si accederà questo nuovo spazio, che quando saà pronto, diventerà la quarta Galleria d’Italia di Intesa Sanpaolo dopo quelle di Vicenza, Napoli e Milano. Il focus per Torino sarà quello della fotografia, un obiettivo che comprenderà oltre all’esposizione a rotazione dell’archivio Publifoto Milano, anche mostre temporanee di fotografi di respiro internazionale in sinergia con le istituzioni culturali italiane e straniere e con i principali eventi cittadini sostenuti dalla Banca. Il progetto prevede anche aree dedicate alla didattica e un laboratorio di restauro. Il percorso espositivo si svilupperà anche al secondo livello, il piano nobile del palazzo, che gode dell’affaccio diretto su Piazza San Carlo, con sale ricche di decori, stucchi e specchi.
Intesa Sanpaolo diventa così l’unico Gruppo bancario al mondo ad avere quattro musei di proprietà, che mette al servizio del bene pubblico con l’esposizione di collezioni permanenti e una programmazione di mostre originali di propria produzione. Un patrimonio storico-artistico, architettonico e documentario di Intesa Sanpaolo che è composto da 30.000 opere d’arte datate dal V secolo a.C. al XXI secolo, un migliaio delle quali esposte in modo permanente, con capolavori di Caravaggio, Tiepolo, Canaletto, Boccioni, Fontana, Manzoni. Le Gallerie d’Italia si sono accreditate negli anni come interlocutore affidabile presso i principali musei nazionali e internazionali tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York, l’Ermitage di San Pietroburgo, la National Gallery di Londra e oltre 200 opere della collezione sono state concesse in prestito solo nel 2019 in Italia e all’estero. Sempre l’anno scorso le tre sedi di Milano, Napoli e Vicenza hanno accolto complessivamente oltre 500 mila visitatori, con un’attività didattica che ha interessato 84 mila bambini e ragazzi. Dal 2022 toccherà anche a Torino entrare in gioco.
(ITALPRESS).