ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca ha partecipato al convegno “Roma città in evoluzione – Stato dell’arte, visioni e opportunità per il progetto urbano e un’urbanistica partecipata” organizzato dall’Università degli studi di Roma Tor Vergata. Questa mattina è cominciata una tre giorni di approfondimenti e studi sull’urbanistica nel territorio romano che si configura, dunque, come confronto tra tecnici e amministratori del territorio, ponendo l’attenzione al tema del policentrismo, analizzando l’evoluzione dei modelli urbanistici e il passaggio da una visione monocentrica a una policentrica della città. Oltre al Presidente Rocca, in occasione dell’avvio dei lavori hanno preso parte: il Rettore di Tor Vergata Nathan Levialdi Ghiron, Nicola Franco Presidente Municipio Roma VI delle Torri, Andrea Tobia Zevi Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale e Antonella Falzetti docente dell’Università di Tor Vergata, coordinatrice di un pool dedicato alla ricerca urbanistica. “Il convegno si propone di promuovere un confronto interdisciplinare con l’obiettivo di individuare le principali sfide e opportunità per uno sviluppo sostenibile, resiliente e inclusivo della città” ha detto il Rettore aprendo il dibattito. “Sono contento che sii cerchi di conseguire questo obiettivo con un approccio veramente partecipato dalle istituzioni ma anche con l’attenzione all’ascolto dei bisogni dei cittadini e delle competenze tecniche che vengono messe al centro per una corretta elaborazione dei provvedimenti attuativi. Stiamo vivendo un momento di grandissime trasformazioni urbane e di grande intensità per gli eventi che la nostra città si appresta ad accogliere” alle quali si aggiungono “alcune decisioni sotto il profilo legislativo cruciali per la gestione del territorio e per lo sviluppo urbano. Questi aggiornamenti potranno avere un impatto su vari aspetti tra cui la riqualificazione di aree degradate che troppo spesso sono state dimenticate”. In questo senso “il convegno offre una piattaforma di riflessione per raggiungere gli obiettivi e fornire delle idee”. “Con il Sindaco condivido la difficoltà di amministrare un territorio estremamente complesso e difficile”, ha esordito così il Presidente Rocca di fronte ai presenti “Non ho mai inteso l’urbanistica solo come insieme di temi legati alla viabilità, all’aspetto estetico delle nostre città ma anche al tema dell’inclusione. Abbiamo la necessità che vengano compiute delle scelte coraggiose. Come piazza Venezia che è una scelta coraggiosa. Voglio vedere, però, lo stesso coraggio per cambiare le periferie. Progetti non ne ho visti. Dobbiamo pensare a soluzioni diverse per chi vive in ambienti che tendono ad escludere. Senza una politica sociale che accompagna l’urbanistica non abbiamo e non avremo una soluzione, continueremo a parlare per anni di questo tema. Ecco perchè condivido l’integrazione di più letture e che dall’accademia possano venire proposte e soluzioni”. Rocca a tal proposito ha menzionato la Legge regionale 2017 sulla rigenerazione urbana che “ha rigenerato i Parioli. Gli interventi maggiori sono stati nei quartieri dove la qualità della vita non è minimamente comparabile a quella di chi vive invece nelle periferie. Si fanno leggi che sono figlie dell’ideologia senza una capacità di ascolto e che favoriscono realtà che non hanno bisogno di attenzione come altre”. Inoltre, il Presidente ha citato anche la città della conoscenza per cui “passi in avanti ne abbiamo fatti e ne vogliamo fare per migliorare la qualità del territorio. Ho un impegno chiaro che è di riformare la legge sulla rigenerazione, lo sto facendo ascoltando l’accademia, le categorie, perchè questa legge non ha prodotto i risultati che volevamo. Dobbiamo intervenire in maniera consapevole per evitare che si riproducano questi mostri che dobbiamo affrontare. Vedo alcuni mali di Roma che si protraggono da tanti anni, che non sono addebitabili all’attuale amministrazione, però vedo la necessità che si arrivi a una visione comune che dia un futuro di città alla nostra Capitale. L’urbanistica della città di Roma è stata fallimentare, i risultati credo che sono sotto gli occhi di tutti. Sono troppe le zone di esclusione”. Ha continuato Rocca chiamando in causa l’esempio di Ostia, parlando delle strategie territoriali che sono finanziate con fondi europei. “Ho trovato vincente l’idea sul mare di Roma, Ostia. E’ un intervento importante per un quadrante fondamentale della città. Ho sentito parlare di sostenibilità ambientale ma non c’era nemmeno un euro sulla pineta e mi sono messo di traverso perchè quando si parla di rigenerazione, riqualificazione, inclusione, dobbiamo dare un’offerta di sostenibilità, anche economica, e quindi recuperare la bellezza del lungomare. Ma Ostia ha un’altra particolarità, quella del verde, ha centinaia di ettari con una pineta storica, su cui non era stato investito nulla e che sta morendo a causa della cocciniglia. Allora ho detto a Roma Capitale di metterci a tavolino per ristudiare e fare un intervento”. Alla luce di tutto questo Rocca ha concluso con la necessità “di cambiare paradigma e avere una capacità di lettura che ci responsabilizzi nell’ascolto, quando si parla di rigenerazione. Dobbiamo trovare il giusto punto di caduta perchè vi possa essere crescita economica, legata al mondo di chi costruisce, e benessere comune. Su questo non ho barriere ideologiche perchè quando si parla del bene della comunità non bisogna averle. Come ne ha la legge del 2017, esempio cristallino di fallimento, perchè non ha rigenerato nulla all’interno della nostra regione”. Questi incontri coinvolgeranno diversi docenti, soggetti istituzionali e stakeholder con l’obiettivo di fornire un contributo scientifico al dibattito pubblico sulla trasformazione di Roma, portando alla riflessione, proporzione e diffusione di idee, prospettive e modelli di riferimento nel campo dell’urbanistica e della progettazione urbana.(ITALPRESS).
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