Per il Gran Premio di Russia, Pirelli ha nominato White hard C2, Yellow medium C3 e Red soft C4: sono le tre mescole a metà gamma, chiamate ad affrontare l’asfalto piuttosto liscio di Sochi. La nomination è più dura di uno step rispetto al 2018 e rispetto alla gara di Singapore della scorsa settimana.
Una delle peculiarità di Sochi è sicuramente l’asfalto liscio: nel 2014, primo anno del Gran Premio di Russia disputato su questo tracciato, Nico Rosberg completò praticamente l’intero gran premio su un solo set. Da allora, l’asfalto si è evoluto ed è diventato più rugoso: questi fattori, insieme a un layout non particolarmente severo, rendono questo circuito poco impegnativo per i pneumatici. L’unica eccezione è Curva 3, la più impegnativa. Si tratta di un curvone a sinistra con diversi punti di corda, simile per certi aspetti a Curva 8 di Istanbul. Su questo tracciato, che enfatizza soprattutto trazione e frenata, il pneumatico anteriore destro è quello maggiormente sollecitato.
Nel 2018, le tre mescole nominate erano soft, ultrasoft e hypersoft. Quest’anno, la nomination più dura dovrebbe permettere ai piloti di spingere al massimo in ogni stint e di affrontare l’evoluzione del tracciato, senza concentrarsi esclusivamente sulla gestione del passo gara.
Quella a una sosta è la strategia storicamente più utilizzata: nel 2018, Lewis Hamilton (Mercedes) ha vinto con una tattica ultrasoft-soft dopo essere partito secondo, mentre Max Verstappen ha usato la strategia opposta (soft-ultrasoft) per rimontare dall’ultima posizione in griglia fino alla quinta finale. Il meteo a Sochi può essere variabile in questo periodo: nel 2018 ha piovuto poco prima della gara, mentre gli altri anni è stato soleggiato. Al momento le previsioni indicano un’elevata probabilità di pioggia. La Mercedes ha vinto tutte le gare disputate in Russia, comprese le prime due edizioni a San Pietroburgo nel 1913 e 1914.
“Dopo il ritorno del Gran Premio in autunno, avvenuto lo scorso anno, sarà molto interessare vedere se ci saranno cambiamenti rispetto alla passata edizione – le parole di Mario Isola, responsabile F1 e Car Racing Pirelli – A Sochi portiamo C2, C3 e C4, le tre mescole a metà della gamma: una selezione più dura di uno step rispetto al 2018 che dovrebbe adattarsi molto bene ad un’ampia varietà di condizioni. Questo circuito enfatizza soprattutto i carichi longitudinali, anziché quelli laterali, con un’ampia evoluzione del tracciato durante tutto il fine settimana. Una delle chiavi per ottenere un ottimo risultato è trovare il set-up e la strategia migliori per affrontare al meglio le diverse condizioni di gara – ha aggiunto Isola – Nel 2018 Valtteri Bottas ha firmato il nuovo record assoluto del tracciato: vediamo se sarà ulteriormente abbassato quest’anno”. Il leader del campionato, Lewis Hamilton, ha scelto un numero di set di pneumatici diverso da tutti gli altri piloti: un set di C2 White hard, 4 di C3 Yellow medium e 8 di Red soft.
Pirelli, che ha ottenuto un podio nel WRC2 al Rally di Turchia grazie alle prestazioni del nuovissimo Pirelli Scorpion Gravel, su uno dei percorsi più duri dell’anno, fa poi sapere che il primo test di sviluppo dei pneumatici F1 da 18″ si è chiuso con 213 giri completati da Sergey Sirotkin su Renault al Paul Ricard, con una monoposto 2018 modificata.
A SOCHI SELEZIONE PIU’ DURA RISPETTO AL 2018
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