A PORTO CERVO IL TERZO RISTORANTE DI PACIFICO

Dopo le aperture di Milano (2015) e Roma (2017), la catena di ristoranti peruviani-nikkei Pacifico continua la sua espansione con l’apertura a Porto Cervo di Pacifico Rosemary, primo indirizzo stagionale del gruppo, riportando in vita la storica location che ha ospitato per oltre 40 anni il ristorante Rosemary, vera e propria icona degli albori della Costa Smeralda.

Pacifico ha rilevato e ristrutturato, dopo quasi 10 anni dalla chiusura, l’antico “stazzu” affacciato sulla suggestiva baia di Liscia di Vacca, immerso in un giardino selvaggio di lentischi ed alberi di fico, preservandone lo spirito e il fascino delle origini, quando l’inglese Susan Ayme, nel 1969, decise di aprire qui il ristorante che ha rappresentato per decenni un punto di riferimento discreto e romantico per i pionieri della Costa Smeralda.

Il design e il decoro del locale – curati dalla interior designer Marsica Fossati e progettati dell’architetto Simone Colombo, dello Studio SC+ e Associati di Milano – sono stati pensati per conservare e proseguire la tradizione di Rosemary, che affonda le proprie radici negli stilemi semplici e colorati degli anni ’70: mobili rustici dipinti a mano, sedute di bambù e giunco, tavoli di ginepro locale, tessuti marini; tutto richiama un’epoca in cui la semplicità e la spensieratezza erano le parole d’ordine.

I bagni mantengono la consueta carta da parati con pattern onda di “Hokusai” in una nuova versione appositamente disegnata per PACIFICO Rosemary e sono rifiniti con una serie di piastrelle sui toni del blu disegnate dall’architetto Gio Ponti negli anni ’70. Anche i murales floreali e la grande scritta “Rosemary” sono stati restaurati e riportati agli antichi splendori. Il giardino panoramico, affacciato sulla baia di Liscia di Vacca, vuole proseguire la macchia mediterranea, con una successione di lentischi, fichi d’India, alberi di fico selvatico e cespugli di rosmarino.

Il concept di cucina sarà memore della tradizione mediterranea di Rosemary: per la prima volta, Pacifico amplierà la propria proposta culinaria, affiancando alla cucina “Peruviana-nikkei – DNA del gruppo, di cui il famoso ceviche è star assoluta – una carta “Grill Mediterranea”, grazie all’imponente barbecue posto al centro del giardino panoramico, ed una sezione del menu “Raw Bar” dedicata alle specialità di pesce crudo di ispirazione italo-giapponese, come carpacci, sushi e grandi piatti di crostacei e conchiglie. La maggior parte della materia prima ittica sarà di provenienza locale, anche grazie ai numerosi pescherecci indipendenti presenti nella zona. Vera e propria star del menu barbecue sarà poi la vacca di Wagyu 100% Giapponese: l’intero animale sarà macellato in esclusiva per PACIFICO Rosemary e proposto in molteplici tagli, anche i più inconsueti, nell’arco di tutta l’estate, con la possibilità da parte dei clienti di grigliare personalmente alcune selezioni di tagli su mini-barbecue ai tavoli.

 

La direzione esecutiva della cucina – firmata come di consueto dal Corporate Chef di Pacifico Jaime Pesaque – sarà affidata al peruviano Nicolas Schmidt (di ritorno nella cucina di Pacifico dopo 4 anni a Città del Messico e Barcellona).

L’ampia carta dei vini è stata affidata alle cure del sommelier di fama nazionale Francesco Mastrogiacomo, già sommelier di Sadler e vincitore del Ruinart Challenge 2018. Tra le oltre 130 etichette, provenienti dall’Italia e dalla Francia, dai grandi nomi fino ai biodinamici ed i biologici, particolare attenzione ai vini sardi. Presenti anche vecchie annate dei vini più importanti.

Pacifico Rosemary ospiterà al suo interno anche la lounge “Bar Tortuga” aperta dall’aperitivo fino a tarda sera.

 

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