BERGAMO (ITALPRESS) – Si svolge a Pechino la Summer School CI-LAM China-Italy Laboratory of Advanced Manufacturing, piattaforma nata con l’obiettivo di favorire e rafforzare la collaborazione scientifica e tecnologica tra Italia e Cina, che vede la cooperazione delle Università Tsinghua di Pechino, Federico II di Napoli e UniBg e diversi partner (tra cui il consorzio di aziende Intellimech, parchi tecnologici e incubatori cinesi, oltre all’Università Capital Normal di Pechino).
Sono 35 gli studenti partecipanti (10 studenti dall’Università di Bergamo, 12 dall’Università cinese e 13 dall’Università di Napoli) a questo programma internazionale – giunto quest’anno alla sua VI edizione e rivolto a iscritti a corsi di laurea magistrale e corsi di dottorato di ricerca -, grazie al quale possono prendere parte a lezioni, laboratori e visite culturali accompagnati da docenti provenienti dalle tre università coinvolte. Per l’Università degli studi di Bergamo, hanno preso parte alla cerimonia di apertura il professor Gianluca D’Urso, delegato del Rettore alla ricerca applicata, la professoressa Fabiana Pirola, Dipartimento di Ingegneria Gestionale, dell’Informazione e della Produzione e Anna Facchinetti, coordinatrice dei Progetti di Ricerca con la Cina.
Quella che lega l’ateneo orobico alla Tsinghua University è una collaborazione di lunga data. Risale allo scorso aprile l’ultima visita della delegazione orobica a Pechino, durante la quale sono stati firmati accordi con il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’ateneo cinese per consentire a 10 studenti di ciascuna università di trascorrere fino a un semestre presso l’ateneo partner. Anche il versante umanistico è stato oggetto di dialogo: è stato infatti siglato un accordo di scambio con l’Università Capital Normal negli ambiti di ricerca e didattica.
– Foto: ufficio stampa Università degli studi di Bergamo –
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