A PALERMO L’ARTE DI CUTINO

A 35 anni dalla scomparsa, la Fondazione Terzo Pilastro Internazionale promuove una retrospettiva sull’ampia produzione pittorica del maestro Antonio Cutino. Sono una ottantina i lavori in mostra a Palermo, negli spazi di Villa Malfitano Whitaker, fino al 19 gennaio. “Antonio Cutino e la Palermo del 900 – Nel segno della tradizione” ospita una selezione di circa ottanta lavori, tra opere pittoriche, pastelli e grafiche pubblicitarie. La mostra, ideata dal curatore Giacomo Fanale, è stata realizzata dalla Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, che la promuove. “Un’esemplificazione – dice il curatore – dei diversi generi che caratterizzarono la sua vasta produzione. Dai paesaggi, che risentono della luminosità degli scenari naturali della campagna siciliana, con evidenti riferimenti a Francesco Lojacono, in ‘Ulivi del ’70’ e in ‘Crepuscolo del ’72’. Riferimenti oltremodo presenti in opere antecedenti, come in Chiesetta a Villa Tasca del ’64 e Primavera a Villa Tasca, anch’essa del ’64. Mentre nei paesaggi Giardino con pergolato del ’63 e La mietitura del ’70, emergono interessanti rielaborazioni cromatiche personali. Nella Veduta di Monte Pellegrino del ’57, Cutino propone una rilettura interpretativa di un soggetto ricorrente sia nella pittura di Lojacono che in quella di Mario Mirabella, come di altri vedutisti”.

La mostra si avvale di un contributo critico in catalogo dello storico dell’arte, Gioacchino Barbera, che scrive: “In occasione di questa mostra, nella quale viene presentata una ricca campionatura delle opere di Cutino – ma va ricordato che gli era stata già dedicata nel 2005, per festeggiare i cento anni dalla nascita, una monografica a Palazzo Branciforte – ho preferito indagare meglio due momenti del suo percorso artistico che possono offrire nuovi spunti di riflessione e di approfondimento e nei quali, a mio avviso, vanno rintracciati gli esiti forse più originali della sua ricerca. Mi riferisco alle opere dei primi decenni della sua attività di pittore, dagli esordi alla fine degli anni Quaranta del Novecento, e alla sua prolifica attività di grafico pubblicitario e di illustratore”.

“Un atto quasi dovuto nei confronti di un artista poliedrico che ha una capacità eccezionale di interpretare il suo momento storico – afferma il prof. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, presidente della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale -. La sua proposta artistica e’ molto più completa di altri. In lui troviamo l’amore per il paesaggio, la ritrattistica, il nudo, anche quella parte floreale che lo connota in maniera superba, e quella visione utilissima della cultura che si mescola al mondo dell’imprenditoria nelle sue opere in qualche modo finalizzate a reclamizzare prodotti della nostra terra”.

La mostra potrà essere visitata dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Domenica e festivi dalle 10 alle 13. Ingresso libero.

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