A MILANO ULTIMO SALUTO A INGE FELTRINELLI

Si è svolta, all’interno della Sala Alessi di Palazzo Marino, la commemorazione di Inge Feltrinelli, l’editrice mancata ieri notte all’età di 87 anni. All’interno della Camera Ardente, allestita all’interno del Comune, oltre al figlio, Carlo, con i nipoti, Giacomo e Giovanni, anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, la scrittrice Simonetta Agnello Hornby, i giornalisti Gad Lerner, Michele Serra, Natalia Aspesi, Paolo Rumiz, l’assessore regionale all’educazione Melania Rizzoli, l’ex sindaco Giuliano Pisapia, Eva Cantarella, il Sovrintendente del Teatro Alla Scala, Alexander Pereira, il management del Gruppo Feltrinelli e gran parte degli assessori comunali. Dopo l’intervento del sindaco Sala, hanno voluto offrire un ricordo anche l’amministratore delgato del gruppo Roberto Rivellino, la scrittrice Simonetta Agnello Hornby, i nipoti Giacomo e Giovanni e il figlio, Carlo. “Siamo in un periodo in cui, per colpa dei social media, la gente si prende meno tempo per sè – è il ricordo di quest’ultimo -, per questo oggi leggere i libri è un atto rivoluzionario”.

Il nipote Giacomo ha voluto ricordare che “viaggiare con lei era scoprire la vita, una persona che ha voluto dire moltissimo, che sapeva come ci si divertiva. È e sarà sempre una parte di me”. Di un amore “assoluto, limpido e generoso” ha invece parlato l’altro nipote, Giovanni, che ha ricordato come “ci viziava senza sosta e riversava su di noi ogni amore possibile. Dal confronto con lei veniva sempre uno stimolo, un insegnamento a fare e la necessità di distinguere giusto da sbagliato”.

“Inge è stata cittadina del mondo. Parlava e veniva ascoltata da tutto il mondo. Per Milano è una perdita enorme, ma i suoi insegnamenti rimarranno e ci aiuteranno ad andare sempre avanti” ha detto l’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Commossa anche la scrittrice Simonetta Agnello Hornby che,  dopo aver letto nel corso della commemorazione, un brano dell’Antigone e del romanzo ‘Sotto il vulcano’ di Malcolm Lowry, il preferito di Inge Feltrinelli, ha sottolineato come Inge “sia stata un esempio di grande donna, grande madre, grande nonna, grande imprenditore e grande europea. Inge non conosceva muri, andava avanti: gentile, con forza, determinata, sempre con l’amore per la lettura e per il popolo”.

Gad Lerner ha invece voluto sottolineare il rapporto con Milano, “che lei ha reso cosmopolita e più allegra. Credo che sia un’impronta che resterà nel nostro cuore, ma che resterà nella cultura italiana, che lei ha reso più internazionale oltre che più alta”.

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