A MILANO MOSTRA PROGETTI RIQUALIFICAZIONE ROGOREDO

La società italiana della tecnologia dell’Architettura ed Enpam Real Estate hanno inaugurato una mostra aperta alla cittadinanza, con l’esposizione dei progetti per la riqualificazione della zona di via Medici del Vascello. L’area di oltre 160mila metri quadri, edificata all’inizio degli anni Ottanta per ospitare edifici direzionali, è da tempo disabitata. Situata a 800 metri dal bosco di Rogoredo, è difficilmente raggiungibile dalla stazione dei treni e della metropolitana a causa della viabilità interrotta, rappresentando una cesura nell’odierno tessuto urbano milanese.

La mostra è ospitata nella sede di Enpam Real Estate in via Viviani 12. L’Ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri, insieme ad altri proprietari degli edifici della zona, è impegnato in una collaborazione con il Comune di Milano per individuare una soluzione sostenibile di “rigenerazione urbana”.

“Abbiamo avviato da diversi anni un percorso per affrontare insieme alla città e alle sue eccellenze il tema della riqualificazione di aree che non rispondono più alle esigenze per cui erano state realizzate”, spiega Luigi Daleffe, presidente di Enpam Real Estate. “Come camici bianchi che lavorano a contatto diretto con i propri pazienti e vivono spesso gli stessi luoghi, sentiamo in modoparticolare l’impatto sulla comunità di queste strutture, che oggi rappresentano un problema. Ma siamo anche convinti – aggiunge – che un modello di sviluppo condiviso possa trasformarle in un’opportunità di crescita per l’intera città”.

I sedici progetti esposti sono l’esito del workshop di progettazione Re-live 2019, lanciato lo scorso novembre dalla Sitda e a cui hanno partecipato 180 rappresentanti di 17 scuole di architettura italiane. Secondo le intenzioni della società scientifica “l’obiettivo del bando non era la competizione tra le scuole, ma fornire uno strumento di ricerca partecipata in linea con i modelli più evoluti di crowd-solutioning, a fronte dei problemi complessi che caratterizzano la società contemporanea. Un esempio di intelligenza collettiva nella prefigurazione di scenari condivisi”. La mostra rappresenta un passaggio del percorso verso il futuro dell’area, che proseguirà necessariamente con una fase di confronto con le Amministrazioni locali.

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