A maggio l’Istat stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le esportazioni (+1,3%) che per le importazioni (+0,7%). L’aumento congiunturale dell’export è da ascrivere prevalentemente all’incremento delle vendite verso l’area Ue (+1,7%) mentre quello verso i mercati extra Ue risulta più contenuto (+0,8%). Nel trimestre marzo-maggio, rispetto al precedente, si registra un incremento delle esportazioni (+1,4%) e un più lieve aumento delle importazioni (+0,4%).
A maggio la crescita dell’export su base annua è pari a +8,0% ed è determinata dall’aumento delle vendite registrato sia per l’area Ue (+8,1%) sia per quella extra Ue (+7,8%). Analogamente le importazioni sono in aumento (+3,4%) sia dai mercati extra Ue (+4,1%) sia dall’area Ue (+2,8%). Tra i settori che contribuiscono positivamente alla variazione tendenziale dell’export nel mese di maggio 2019, si segnalano articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+49,8%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+4,3%), articoli di abbigliamento, anche in pelle e pelliccia (+19,8%) e metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+6,6%). L’Istat stima che il surplus commerciale aumenti di 1.981 milioni (da +3.366 milioni a maggio 2018 a +5.347 milioni a maggio 2019).