A maggio, secondo i dati della Banca d’Italia, il debito delle Amministrazioni pubbliche è stato pari a 2.364,7 miliardi, in diminuzione di 8,7 miliardi rispetto al mese precedente. L’andamento riflette la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (11,3 miliardi, a 47,2; erano pari a 57,6 miliardi a maggio 2018), solo parzialmente compensata dal fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (1,1 miliardi) e dall’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del tasso di cambio (1,6 miliardi). Con riferimento ai sottosettori il debito delle Amministrazioni centrali è diminuito di 8,7 miliardi; il debito delle Amministrazioni locali e quello degli Enti di previdenza sono rimasti pressoché invariati.