ROMA (ITALPRESS) – A Roma il tasso di disoccupazione giovanile tra i 15 e i 34 anni si è attestato al 14,5% nel 2022 ed è stata registrata una notevole difficoltà di reperimento di alcune figure professionali, soprattutto nei settori dell’informatica, del turismo e dell’edilizia. Inoltre la città metropolitana di Roma conta più di 74mila “neet” che non studiano e non lavorano perché un impiego non lo trovano, mentre un terzo dei giovani romani occupati (il 32,9%), tra i 18 e 29 anni ha dei contratti di lavoro precari atipici e a termine, una quota che sale al 52,7% se consideriamo la sottofascia dei più giovani tra i 18 e 24 anni.
Cercare un impiego è una sfida da non perdere: è questo l’obiettivo alla base di LaborDì, una giornata immersiva organizzata nei giorni scorsi da Acli, in partnership con Eni, Italo, Aeroporti di Roma, Vittoria Assicurazioni, Würth e Risorse per Roma, che insieme ad altre aziende hanno illustrato a 1.200 studenti di 20 scuole romane le varie strade che hanno davanti, che spesso non sono conosciute, per dare loro la possibilità di compiere una scelta il più possibile consapevole e informata.
Ad aprire la giornata è stato il messaggio di Papa Francesco, che ha denunciato la mancanza di sicurezza sul lavoro “sempre più scandalosa e preoccupante” che è “effetto della corsa febbrile a produrre di più ad ogni costo”, e la crescente precarietà fatta di “lavori così brevi che impediscono di progettare la vita, bassi redditi e basse tutele sembrano i muri di un labirinto dal quale non si riesce a trovare via d’uscita”. Per il Pontefice è “importante pensare e progettare insieme il lavoro, senza contrapposizioni ideologiche e isolamenti sterili: non la logica delle tifoserie, ma quella della collaborazione porterà frutto. Lo farà se si guarderà alle persone concrete, non agli interessi di parte”. È l’unico approccio in grado di affrontare “compiutamente le grandi questioni italiane, come la crisi della natalità, la questione ambientale e, appunto, il lavoro”.
“Voi siete il futuro di questa città”, ha detto poi il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, rivolgendosi ai giovani che “a Roma rappresentano una categoria demografica spesso esclusa: questa è una città che manda via i giovani più di quanto ne accolga. Il nostro obiettivo è dare una prospettiva di lavoro a tutti i giovani e che Roma diventi una città che sappia attrarre i giovani: questo cantiere di Acli ci aiuta, è un pezzo di questo percorso che farà di Roma un grande cantiere rigenerativo delle persone, dell’economia ma soprattutto della qualità della vita”.
La giornata è stata pensata per far capire ai ragazzi cosa viene richiesto dalle aziende quando cercano nuovi dipendenti e per illustrare un’offerta che permetta loro di compiere una scelta “sartoriale”, su misura dei loro bisogni, dei loro sogni e delle loro ambizioni. Durante la giornata, i ragazzi hanno avuto modo di scoprire il valore e i valori del lavoro, come elaborare un curriculum vitae efficace o una lettera di presentazione, monitorare le candidature aperte sul web e soprattutto non avere paura di lanciarsi nel mercato del lavoro. Sono oltre 500 le ore di colloqui “etici” effettuati con i recruiter professionisti, in cui ogni ragazzo ha ricevuto un feedback su cosa è andato bene e cosa è andato male.
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(ITALPRESS).
A LaborDì 1200 studenti incontrano le aziende
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