Il primo arrivo in salita spariglia un po’ le carte della 73esima Vuelta a Espana senza però far registrare una autentica rivoluzione. Va in porto la fuga e ad alzare le braccia al cielo è uno dei nove battistrada della prima ora, Benjamin King. Al termine della quarta tappa, la Velez Malaga-Alfacar (Sierra de la Alfaguara) di 161,4 chilometri, il 29enne corridore americano della Dimension Data si impone di potenza sul kazako Nikita Stalnov (Astana) e sul francese Pierre Richard (Education First-Drapac), che era riuscito a rientrare in extremis sulla coppia di testa che era riuscita ad avvantaggiarsi nelle fasi salienti. “E’ un sogno che si avvera, sono felicissimo e non ci volevo credere – spiega ancora emozionato King, al suo quarto centro in carriera – La squadra ha sempre dimostrato fiducia nei miei confronti, ho affrontato tutta la stagione per arrivare a questo appuntamento nella miglior condizione possibile, è una vittoria che ci voleva perché ora sono più rilassato”. E ancora: “Vincere una tappa in un Grande Giro è sempre stato il mio obiettivo, avevo dimostrato di avere il potenziale per farlo ed è stato bellissimo tagliare il traguardo in prima posizione”. Assieme a King, Stalnov e Rolland si erano avvantaggiati quasi subito Ben Gastauer (Astana), Jelle Wallays (Lotto-Soudal), Lars Boom (Astana), Oscar Cabedo (Burgos-BH), Luis Angel Mate (Cofidis) e Aritz Bagues (Euskadi-Murias). Il gruppo ha lasciato fare, disinteressandosi di fatto della vittoria di tappa e focalizzandosi, come in una corsa nella corsa, sugli uomini di classifica. Il polacco Michal Kwiatkowski (Sky) mantiene la maglia rossa di leader della classifica generale ma alle sue spalle fanno passi avanti il tedesco Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe) ed il britannico Simon Yates (Mitchelton-Scott), ora rispettivamente secondo e terzo a 7″ e 10″. Riesce a salvarsi con le unghie Fabio Aru (Uae Emirates), bravo a non farsi prendere dalla frenesia del finale affatto semplice, perde ancora terreno Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), che interpreta la Vuelta con il solo obiettivo di preparare al meglio il Mondiale di Innsbruck. Domani la quinta delle ventuno frazioni della corsa iberica del World Tour, la Granada-Roquetas de Mar di 188,7 chilometri: ancora tanta salita e un traguardo che potrebbe sorridere a chi ha voglia di partire da lontano.
(ITALPRESS).
A KING IL PRIMO TRAGUARDO IN SALITA DELLA VUELTA
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