“Le persone che soffrono di forme di fragilità e evidenziano difficoltà relazionali di vario tipo, sono quelle che più di tutte vanno aiutate e sostenute, sono la nostra priorità. E’ dovere delle istituzioni far sapere e far avvertire loro in modo concreto la propria vicinanza, anche con l’aiuto e il supporto di figure come il Garante, che rivestono importanza straordinaria e che sono chiamate anche a un ruolo di coordinamento degli operatori e dei servizi messi in campo. La Conferenza nazionale dei Presidenti dei Consigli regionali tenuta a Genova ha manifestato grande interesse verso questa nuova figura, e la Lombardia fa così ancora una volta da apripista con la consapevolezza che da soli possiamo fare senz’altro un buon lavoro, ma che insieme possiamo fare sicuramente un lavoro ancora migliore”.
Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi, che questa mattina a Como ha presentato il nuovo Garante regionale per la tutela delle vittime di reato Elisabetta Aldrovandi.
Figura istituita dalla legge regionale 22 del 2018, il Garante per la tutela delle vittime di reato ha incontrato giornalisti e istituzioni locali presso la Sede Territoriale lariana di Regione Lombardia, dove si è tenuto il collegamento in streaming con Lecco, che nell’occasione ha ospitato anche le istituzioni locali della provincia di Sondrio.
“Mi rendo conto della delicatezza e dell’importanza del mio ruolo e delle attese e delle aspettative che i cittadini nutrono nei confronti delle istituzioni in materia di sicurezza -ha detto la Aldrovandi-, e sono altrettanto consapevole della necessità di garantire adeguati servizi di sostegno e supporto psicologico e, laddove necessario, anche psichiatrico. Per questo è indispensabile una rete coordinata e strutturata, con il coinvolgimento diretto e la sensibilizzazione anche del mondo della scuola e degli educatori. Non mancheremo infine di far pervenire al Consiglio regionale spunti e proposte in ambito legislativo per migliorare ulteriormente le norme vigenti in materia, con particolare attenzione pure al tema della tutela dei minori e dei nuclei familiari alla luce anche della recente vicenda ed esperienza di Bibbiano”.
Il Sindaco di Como Mario Landriscina ha sottolineato l’importanza di fare squadra e rete sul territorio tra tutti i soggetti istituzionali e gli operatori chiamati in causa “consapevoli che solo lo scambio costante di informazioni e un confronto a 360 gradi sulle varie problematiche può consentire di fornire risposte adeguate e soluzioni praticabili ed efficaci”.
Erano presenti tra gli altri anche il Vice Prefetto aggiunto di Como Eva Iaione, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Como Maria Vittoria Isella, il Maresciallo Pietro Auriemma del Comando provinciale dei Carabinieri di Como, la Presidente dell’Associazione Donne Giuriste di Como Caterina Vassallo, Marta Micelli in rappresentanza del consultorio Icarus, il dirigente dell’Ats dell’Insubria Marco Orsenigo, il direttore sociosanitario dell’Asst Lariana Raffaella Ferrari, il Consigliere comunale Fabio Aleotti e i rappresentanti locali di Guardia di Finanza e Ordine degli Avvocati.