Sorgerà a Catania, a due passi dal Tondo Gioeni, il Centro direzionale della Regione Siciliana. Lo stabilisce il Protocollo d’intesa sottoscritto tra il governatore Nello Musumeci e il direttore generale dell’Azienda ospedaliera “Garibaldi” Giorgio Santonocito, azienda proprietaria dell’edificio destinato a diventare la Cittadella regionale. Sorto agli inizi del Novecento come clinica privata (si chiamava “La Quisisana”), l’immobile è stato negli anni ’60 trasformato in sanatorio provinciale e quindi in ospedale pluridisciplinare “Maurizio Ascoli”, a seguito della fusione con il confinante ospedale Tomaselli.
Il Protocollo d’intesa prevede che l’edificio, ormai da tempo inutilizzato e in parte vandalizzato, venga ceduto in comodato d’uso per cinquant’anni alla Regione, che lo riqualificherà e adeguerà alla nuova destinazione, con interventi previsti per un costo di 16 milioni di euro. A lavori ultimati, l’immobile – al quale si accede da via Passo Gravina – potrà ospitare tutti gli uffici regionali collocati in città (ispettorato agrario, ispettorato forestale, motorizzazione, Esa, turismo, ecc.), fino a circa 500 dipendenti. Una volta formalizzata la necessaria copertura finanziaria da parte della Ragioneria generale della Regione, si provvederà alla redazione del progetto esecutivo e all’esperimento delle procedure di gara per l’aggiudicazione dei lavori.
Il tutto, recita il Protocollo, dovrà avvenire entro 36 mesi.
Soddisfazione per l’intesa raggiunta ha espresso il presidente Musumeci, secondo il quale «il Centro direzionale regionale di Catania sarà un concreto esempio di razionalizzazione organizzativa degli uffici e di riduzione dei costi per fitti passivi che pesano sulle casse della Regione».