Alle 10.25 il feretro di Nadia Toffa ha fatto l’ingresso nella cattedrale di Brescia in piazza Paolo VI per l’ultimo saluto. Tantissima gente ha affollato il sagrato della chiesa. A celebrare i funerali della conduttrice, scomparsa a 40 anni dopo il tumore che l’aveva colpita, è stato padre Maurizio Patriciello, parroco di Caivano e simbolo della lotta nella Terra dei Fuochi. Tra i due si era infatti creata un’amicizia dopo i servizi che la giornalista aveva realizzato nella zona a sostegno della popolazione e denunciando la situazione. Da tutta Italia sono arrivati a Brescia per salutare la conduttrice scomparsa martedì, c’è anche chi e’ arrivato in autobus dalla Puglia. Tra le migliaia di persone comuni anche tanti colleghi. Prima dell’inizio dei funerali, l’ideatore de Le Iene e autore televisivo Davide Parenti, ha deposto sulla bara bianca la cravatta nera, simbolo della redazione del programma.
“Abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti di questa ragazza con la quale abbiamo condiviso tante gioie e dolori. Nadia, sei stata capace di mettere l’Italia sottosopra, capace di unire il Nord e il Sud, la Terra dei fuochi con Brescia”, ha detto don Maurizio. “Sei entrata nel cuore di tutti. Mi sono chiesto perché? Nadia non è stata solo apprezzata e stimata, Nadia è stata amata”, ha aggiunto. “Sei stata una persona autentica, cocciuta, perseverante, tosta. Una persona coraggiosa e umile, sei stata una ‘iena’ e anche una colomba. Sei stata forte, ma sei stata anche così fragile”, ha sottolineato. “Negli ultimi giorni tutti sapevano che il suo silenzio significava la cosa peggiore. Lei ha avuto il coraggio di chiamare il cancro con il suo nome. Noi nella Terra dei fuochi non ne abbiamo il coraggio, la chiamiamo ‘la brutta malattia’ perche’ abbiamo paura. Per Nadia la vita e’ stata vita fino all’ultimo respiro. Abbiamo il dovere di ricordare a tutti la sua lotta. Dobbiamo raccogliere quello che ha lasciato perche’ nulla di quello che ha lasciato vada perduto”. Al termine della cerimonia anche un breve saluto da parte della nipote: “Mi ripeteva sempre di essere forte. Cara zia Nadia, rappresenti un modello di donna straordinaria e molto coraggiosa”.
Anche il vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada, in messaggio ha voluto ricordare la sua figura: “Mi affianco ai suoi colleghi di lavoro e alle tante persone che l’hanno conosciuta, per rendere onore al suo indomito coraggio, al suo sorriso gentile, alla sua lotta contro la disonesta’, ma sopratutto la sua passione per la vita, la vita vera”. La celebrazione funebre si è conclusa ale 11.50 e all’uscita dal Duomo un lungo applauso ha saluto la bara bianca.