“La chiusura del Cara è una promessa fatta non solo ai siciliani, perchè il più grande centro immigrati d’Europa era un grande business da decine e decine di milioni di euro”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, a margine della sua visita al Cara di Mineo.
“E’ stato provato dalla procura – ha detto il ministro – che era un centro base di mafia nigeriana per lo spaccio di droga per la prostituzione, per la ricettazione e le aggressioni. Violenza stupri e omicidi come a Palagonia. Mi avevano dato del matto quando da ministro ho promesso che l’avrei chiuso perchè era un centro che raccoglieva fino a 4 mila persone. In passato le abbiamo ridotte fino a oggi che la presenza è zero. Questo vuol dire tranquillita’ per il territorio”.
“Oggi si celebra il funerale di Mineo e del Cara…”, è quanto si legge in uno dei cartelloni di protesta appesi sulle transenne che costeggiano il centro di accoglienza dove e’ arrivato il ministro Salvini. Davanti al Cara una cinquantina tra dipendenti, ex lavoratori della struttura e sindacalisti protestano contro la chiusura del centro e per la garanzia di posti di lavori.