TORINO (ITALPRESS) “L’impatto sociale è nel dna di Reale Mutua, quello che stiamo provando a fare da qualche anno, è portare queste tematiche nel cuore del business. Faccio due esempi. Abbiamo dei prodotti di investimento finanziario del ramo Vita, i cui proventi vanno in parte al nostro partner nel terzo settore, Dynamo Camp. Ma ciò avviene anche nella ricerca di competenze nel mondo informatico, dove abbiamo lanciato con le Nazioni Unite e la ong svizzera Power Coders, un progetto di formazione per i rifugiati politici di Torino, che qui sono residenti in modo regolare, e che poi assumiamo”. Così Luca Filippone, direttore generale di Reale Mutua, a margine dell’evento Impact-Ability svoltosi oggi a Torino dedicato alla volontà di produrre intenzionalmente impatti sociali positivi insieme alla redditività economica e finanziaria da parte delle aziende. “Queste attività, insieme a quelle di Reale Foundation cui vanno l’1% di tutti i nostri profitti, sono elementi concreti dell’impatto sociale che vogliamo avere”. “Stiamo anche cercando di creare un sistema di partnership con tutte le aziende del territorio torinese, in Piemonte a Madrid e Santiago del Cile, per riuscire a creare un sistema di generazione di valore, che possa essere reinvestito in attività sociali” spiega Virginia Antonini, Corporate social responsability manager di Reale Mutua. “Cerchiamo anche di misurare e quantificare questi impatti, lavorando su una componente addizionale come la sostenibilità anche nei progetti di business, e lo facciamo anche con i nostri dipendenti: 300 persone fanno volontariato aziendale, e Reale Mutua dona il 100% di questo tempo”, conclude.
(ITALPRESS).