Milano e Cortina organizzeranno le Olimpiadi invernali del 2026. La lunga corsa a due, con i rivali svedesi (all’ottava sconfitta come candidati olimpici) di Stoccolma-Are, si è risolta alle 18 in punto allo SwissTech Center di Losanna, quando il presidente del Cio Thomas Bach, una volta ricevuta la busta sigillata dal membro Cio di Aruba, l’ex atleta di nuoto sincronizzato Nicole Hoevertsz, ha pronunciato la fatidica formula “The winner is…” seguita dalle parole Milano e Cortina. E’ stato in quel momento che è iniziata la grande festa azzurra, con il presidente del Coni Giovanni Malagò che ha preso in braccio la capo-delegazione Diana Bianchedi, mentre tutta la delegazione scoppiava in una gioia incontenibile tra urla e applausi.
Tra le lacrime del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il coro “Italia, Italia” che si è alzato, lanciato da un paio di presidenti federali, la grande gioia si è spostata fuori dal centro congressi, fino al Lausanne Palace, dove era alloggiata gran parte della comitiva azzurra. Una vittoria netta quella di Milano-Cortina (47 a 34), maturata grazie alla maggior solidità della candidatura rispetto a quella svedese, alla solida attività diplomatica messa in campo da tutta la squadra, presidente Malagò in testa, e da una presentazione finale brillante, giovane e intelligente, nella quale a fare la differenza è stata soprattutto la freschezza, la semplicità e la fantasia delle quattro atlete azzurre Sofia Goggia, Michela Moioli, Arianna Fontana ed Elisa Confortola. Rassicuranti anche gli interventi all’unisono del sindaco di Milano Giuseppe Sala e del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, oltre al contributo diretto del premier Giuseppe Conte (che a Losanna ha sfoggiato una cravatta raffigurante il ponte Morandi di Genova) e via video del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Molto apprezzato anche lo spazio concesso al presidente del Comitato Paralimpico Luca Pancalli, in netto contrasto con la presentazione svedese che invece non ha toccato la questione. Dopo una grande rimonta negli ultimi giorni, grazie soprattutto allo charme della principessa Victoria e all’opera dei tanti lobbisti messi in campo dalla comitiva svedese, la candidatura di Stoccolma aveva iniziato a perdere colpi nel pomeriggio di ieri, quando il portavoce aveva dichiarato che non vi erano problemi legati alla copertura economico-finanziaria del villaggio olimpico e che il “Cio non aveva capito”. Una crepa diventata ancora più grande nel finale della presentazione svedese, quando Gunilla Lindberg, autorevole membro del Comitato Olimpico Svedese, ha attaccato: “Spero che il Cio sia pronto al cambiamento, altrimenti sono solo chiacchiere”, vanificando la simpatica interpretazione di una canzone degli Abba da parte del sindaco di Stoccolma Anna Konig Jerlmyr. La candidatura di Milano-Cortina tornava così a volare ed a trionfare, riportando in Italia i cinque cerchi dopo Cortina 1956, Roma 1960 e Torino 2006.
(ITALPRESS).