Nel corso del consiglio nazionale Fiaip, la federazione agenti immobiliari professionali, si è discusso delle linee guida per il settore immobiliare da presentare all’esecutivo come parte integrante della prossima legge di bilancio. Gian Battista Baccarini, presidente nazionale, ha partecipato alla due giorni romana a cui si sono uniti circa 150 dirigenti nazionali. Fiaip, per favorire il rilancio di un comparto in difficoltà dal 2011, propone «un piano nazionale sull’immobiliare incentrato su una riforma strutturale e organica della fiscalità immobiliare, oltre che sulla riduzione e il riordino della stessa», come afferma Baccarini all’ITALPRESS, a margine del consiglio in corso all’Università Gregoriana.
«In particolare – aggiunge il presidente – sono tre le proposte pratiche. La prima prevede l’introduzione di forme di deducibilità, sia per le persone fisiche che giuridiche, su Imu e Tasi. Si pagano nell’anno corrente, ma si deducono l’anno successivo. Ciò consentirebbe un recupero fiscale e un incentivo per l’investitore che vuole comprare una casa. Come secondo punto, suggeriamo la possibilità di accorpare Imu, Tari e Tasi in un’imposta da pagare in proporzione ai servizi erogati in loco. Infine, una flat tax, ovvero la cedolare secca, per tutte le tipologie di contratto in ambito locativo». Sulle locazioni, però, Baccarini chiede «una riforma» più ampia: «Fra le nostre proposte, prevediamo anche che il contratto di locazione sia a titolo esecutivo, facilitando il reintegro in possesso per le locazioni ordinarie. Poi una liberalizzazione della durata dei contratti di locazione e, infine, una tutela e un monitoraggio delle locazioni brevi, affinché, a livello regionale, non ci sia un accanimento di oneri e tasse su un settore che sta contribuendo al rilancio del mercato immobiliare».