ATENE (GRECIA) (ITALPRESS) – SEGUE – Bella, vincente e spietata. L'Italia del Mancio funziona anche in trasferta. Dopo le due vittorie casalinghe nelle prime due gare delle qualificazioni agli Europei del 2020, gli azzurri calano il tris ad Atene battendo 3-0 la Grecia allo stadio Spyros Louis. Tre vittorie su tre, dunque, per una Nazionale che conferma che la strada tracciata da Mancini è quella del gioco, del palleggio e di una mentalità offensiva che non si vedeva da tempo. In 33 minuti 3 gol: apre Barella al 24°, raddoppia Insigne al 30°, triplica Bonucci al 33°. Ellenici confusi, senza idee e privi della spinta dei tifosi ammutoliti da un avvio straripante di un'Italia schierata con il 4-3-3 dal ct. Sirigu tra i pali, Florenzi ed Emerson esterni, Bonucci e Chiellini in mezzo, quindi una mediana tutta qualità con Jorginho in regia, Barella e Verratti interni. In attacco Chiesa e Insigne larghi, Belotti punta centrale. Azzurri subito padroni del campo, buon fraseggio e idee chiare. Il trio di centrocampo funziona, quello offensivo anche, trascinato da un Belotti che interpreta al meglio il ruolo di centravanti boa e che dimostra subito che Mancini ha visto bene nel considerarlo il più in forma. E' il "Gallo" che al 24° salta in modo netto Manolas e dalla sinistra mette in mezzo una palla all'indietro che Barella spinge in rete di piatto. Pochi minuti dopo, al 30°, Insigne sfodera il suo marchio di fabbrica infilando Barkas con uno splendido destro a girare. Grecia alle corde, al tappeto la manda Bonucci che di testa segna sul cross di Emerson. Ci sarebbe spazio anche per lo 0-4 al 43°, ma Barella prima e Insigne poi si fanno murare dal portiere. Si va negli spogliatoi sullo 0-3 e con un'Italia più che convincente.
Nella ripresa il ct greco cambia due pedine, ma gli azzurri continuano a dominare e a offrire bel gioco, mentre l'arbitro Taylor non se la sente di infierire, ignorando un fallo da rosso di Samaris già ammonito. Cala un po' il ritmo degli azzurri e la Grecia ha una reazione d'orgoglio con Fortounis che impegna un attento Sirigu. Insigne e Chiesa falliscono lo 0-4, Florenzi e ancora Insigne ci vanno vicini, ma va bene così.
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