L’assessore regionale alla Sanità, Rocco Leone ha tenuto questa mattina, nell’auditorium dell’Azienda regionale ospedaliera (Aor) del San Carlo di Potenza, il primo incontro ufficiale con i dipendenti e con i dirigenti della struttura. A seguire, l’esponente dell’esecutivo lucano ha visitato alcuni reparti del nosocomio potentino, fra qui l’Ematologia e la Pediatria. “Ho fortemente voluto questo incontro con tutti voi dipendenti, per capire cosa possiamo fare, come amministrazione regionale, per migliorare la Sanità lucana. Vi parlo da assessore ma soprattutto da medico: sono un pediatra ed ho a cuore una professione che deve essere interpretata come una missione”, ha detto l’assessore rivolgendosi al personale medico ed infermieristico in sala. “In un rapporto che deve intercorrere di grande dignità e di interdipendenza tra il mondo politico e la scienza – ha proseguito Leone – il medico deve essere uomo libero. Vorrei trasmettervi l’orgoglio che ognuno di noi deve avere quando esercita un atto medico. La medicina nasce come momento scientifico per alleviare le sofferenze umane: il paziente non può e non deve essere considerato un numero. Con questo spirito dobbiamo riprendere in mano il destino della medicina lucana”.
“In passato – ha continuato Leone – c’è stata troppa attività privata a discapito di quella pubblica, ma anche una atavica carenza d’organico ha contribuito a far sì che le liste di attesa si allungassero. Oggi, il direttore generale del San Carlo, Massimo Barresi, ci annuncia una serie di misure messe in campo per accorciare sensibilmente i tempi di attesa e per ridurre le visite intramoenia. Si tratta di provvedimenti importanti – ha messo in chiaro l’assessore – che hanno l’obiettivo di mettere il cittadino al centro della Sanità lucana. Attraverso una programmazione seria ed importante riusciremo a far lavorare con maggiore serenità i nostri medici, a sviluppare al meglio le loro professionalità”.
l’assessore Leone ha risposto alle domande dei giornalisti, soffermandosi anche sulla mancata aspertura all’ospedale di Matera del reparto di Radioterapia.
“Ho chiesto – ha continuato l’assessore -un momento di approfondimento insieme all’Irccs-Crob di Rionero in Vulture (Potenza), che è l’espressione massima dell’oncologia lucana, per riuscire a capire quali iniziative adottare per fare rete sul territorio. All’ospedale di Matera esistono tante priorità: per avere una visita oncologica ci vogliono 500 giorni, per una senologica ne servono 350 giorni. Sono dati ufficiali. Stiamo ragionando insieme per trovare soluzioni per superare questi problemi e invito tutti a mettere da parte gli interessi di campanile. Non sono contrario alla Radioterapia, ma bisogna ragionare e creare una rete. Al centro della Sanità – ha ribadito – deve esserci il cittadino”.