FOGNINI SBATTE CONTRO ZVEREV, ADDIO PARIGI

La corsa di Fabio Fognini si ferma. Ottavi di finale fatali per il 32enne di Arma di Taggia al Roland Garros, dove perde in quattro set il confronto con Alexander Zverev e dice addio a quei sogni di gloria legittimamente coltivati dopo l’exploit di Montecarlo. L’azzurro, che aveva battuto il 22enne tedesco proprio nell’ultimo confronto nel Principato, parte benissimo (3-0), si fa riprendere ma conduce in porto il primo set che sembra il prologo di una nuova impresa. E invece, sul 2-2 del secondo parziale, arriva un lungo black-out. Zverev vince dieci dei successivi dodici giochi e ribalta la situazione. Fognini accusa il colpo, anche fisicamente (chiesto pure il medical time out per farsi trattare la gamba destra che già gli aveva dato qualche problema contro Bautista Agut), ma non molla. Nel quarto parziale il ligure tiene botta, manca un paio di chance per strappare il servizio a Zverev ma il tie-break gli è fatale: 3-6 6-2 6-2 7-6(5) dopo quasi tre ore di gioco.
Mancati i quarti, raggiunti solo nel 2011, Fognini può però ancora sperare nell’approdo fra i primi 10 al mondo: la sconfitta di Del Potro contro Khachanov (7-5 6-3 3-6 6-3) gli spalanca le porte della Top Ten Atp a meno che Stan Wawrinka non ripeta l’impresa del 2015 e vinca il torneo. Zverev, intanto, dà appuntamento a Novak Djokovic. Il serbo, che potrebbe diventare dopo Rod Laver il secondo giocatore di sempre a centrare per due volte il Grande Slam (ha vinto gli ultimi tre Major di fila), conferma di essere in crescendo e a farne le spese stavolta è il tedesco Struff, regolato in tre set (6-3 6-2 6-2) in poco più di un’ora e mezza di gioco. Per Djokovic decimo quarto di finale consecutivo al Roland Garros, impresa inedita, e ora l’obiettivo di conquistare una semifinale che negli ultimi due anni gli è sempre sfuggita. In semifinale invece c’è arrivato negli ultimi tre anni (e nell’ultima edizione si è spinto fino all’atto finale) Dominic Thiem, che dopo un avvio di torneo non del tutto convincente ha offerto un’ottima prestazione contro Gael Monfils: 6-4 6-4 6-2 a favore dell’austriaco, fra i migliori interpreti sul rosso.
Per lui ora Khachanov contro cui non ha mai vinto. Sarà invece Kei Nishikori a sfidare Rafa Nadal: nella prosecuzione dell’incontro con Paire sospeso ieri per oscurità, il giapponese la spunta al quinto set, confermando una certa propensione alle battaglie: negl ultimi otto incontri che l’hanno visto giocarsi tutto nell’ultimo parziale, ne è sempre uscito vincitore. Ora l’esame più difficile, contro quel Nadal contro il quale è riuscito ad avere la meglio solo due volte su 12 ma mai sulla terra rossa (tre successi per il maiorchino). Fra le donne, Simona Halep resta la candidata più accreditata alla vittoria finale: la rumena, campionessa uscente e finalista anche nel 2014 e nel 2017, lascia un solo gioco alla malcapitata Iga Swiatek. Sulla sua strada ora la 17enne americana Amanda Anisimova, che si è aggiudicata per 6-3 6-0 il confronto con un’altra rivelazione del torneo, la spagnola Aliona Bolsova.
Si contenderanno un posto in semifinale Ashleigh Barty e Madison Keys. L’australiana, ottava testa di serie, ha stoppato in tre set (6-3 3-6 6-0) la corsa di Sofia Kenin, reduce dal successo su Serena Williams, mentre la 24enne di Rock Island, semifinalista un anno fa, ha eliminato per 6-2 6-4 Katerina Siniakova, che nel turno precedente aveva fatto fuori la numero uno del mondo Naomi Osaka.

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