FINALE “THE VOICE”, VENTURA “MI SENTO COME IN CHAMPIONS”

Sono quattro, uno per coach come da regolamento, i finalisti di “The Voice of Italy”, in onda il 4 giugno alle 21.05 in diretta su Rai2. Per il vincitore subito in calendario un appuntamento musicale unico, con la partecipazione ai Music Award in programma mercoledì all’Arena di Verona.

Morgan ha portato in finale Dominique Chillé Diouf in arte Diablo, Elettra Lamborghini ha scelto Miriam Di Criscio detta Miriam Ayaba, Guè Pequeno ha scommesso su Brenda Carolina Lawrence mentre Gigi D’Alessio ha portato fino in fondo la sedicenne Carmen Pierri. Gli ospiti che si alterneranno con i finalisti sul palco dello Studio 2000 del Centro di Produzione Tv Rai di Milano saranno Arisa, Holly Johnson, Lizzo, Lost Frequencies, Planet Funk, Shaggy. 

“Carmen ha voce, tecnica, fisicità e l’età giusta”, ha detto il cantautore napoletano della sua finalista. L’entusiasmo ha contagiato anche Guè Pequeno, “perché finalmente ho dimostrato di saper mettere in fila qualche concetto”. E se Morgan ha confessato di aver trovato motivazioni strada facendo grazie al talento del suo Diablo col quale, spiega, tiene un atteggiamento “paterno”, la più determinata è senz’altro Elettra Lamborghini.

“Oltre al talento serve la personalità. Per questo – spiega – ho portato Miriam in finale”. Per tutti i concorrenti oltre l’incognita del televoto, ci sarà anche la tensione della diretta, la prima di tutta l’edizione. Una tensione che, a sorpresa, coinvolge anche la navigata Simona Ventura. “Per me è un ritorno alla diretta dopo tanto tempo e sento questa prova come Liverpool-Tottenham, la finale di Champions”, ammette la conduttrice che non si sbilancia sul futuro che potrebbe vederla al timone di “Pechino Express” al posto di Costantino della Gherardesca. “Credo che la Rai si sia liberata dei reality troppo presto. Questo è un momento molto problematico. Ne parleremo da dopodomani in poi”, taglia corto dicendosi soddisfatta degli ascolti. “The Voice arriva ultimo nella stagione dei talent in una rete generalista. Anche mia figlia 13enne lo guarda anche se su YouTube e non sulla tv ed è bello così, perché la tv deve essere includente”, dice ringraziando anche i coach per la loro professionalità. “Se ci sono state polemiche – conclude – non le abbiamo fatte vedere”. 

 

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